Certo, un gol non può essere gradito da tutti, è impensabile vedere festeggiare chi lo subisce, ma quando vengono realizzate perle di rara bellezza, anche il più agguerrito rivale non può far altro che applaudire il gesto che ha portato la sfera a compiere quella fatata parabola. Il gol non è razzista, non guarda in faccia a nessuno e può capitare a chiunque di segnarlo, indipendentemente dal colore della pelle, dall'età o dalle origini, basta avere coraggio ed osare; vero poi che non tutti i gol hanno ovviamente la stessa importanza, infatti un gol siglato in una finale del Campionato del Mondo non ha lo stesso peso di quello siglato in una partita tra amici, ma nell'attimo esatto in cui la palla varca la fatidica linea, l'emozione è la stessa e per un brevissimo istante le differenze svaniscono ed è solo la gioia a riempirti il cuore e la mente. Non tutti nel calcio hanno però il compito primario di segnare, infatti se per gli attaccanti il gol è un'idea fissa, tanto da apparire a volte l'unico motivo di vita, per difensori e portieri, solitamente ben distanti dalla porta avversaria, l'obiettivo primario è quello di evitare che ciò accada, lottando su ogni pallone per tenerlo lontano dalla propria porta, ma di sicuro, quando ad uno di questi paladini della porta inviolata capita di vivere lo speciale momento del gol, l'emozione è forse ancor più accentuata, perchè se è vero che Pelè a fine carriera festeggiava ancora come un bambino, per chi non è abituato a vivere certe situazioni tutto è più intenso e difficilmente descrivibile.
Chi ha indossato la maglia aquilotta durante la propria carriera, ha vissuto insieme al pubblico spezzino queste sensazioni uniche, e se il gol di Nicola Ferrari siglato al "Meazza" nella scorsa stagione rimarrà sicuramente nella storia, nessun tifoso aquilotto potrà mai dimenticare le reti di Nunzio Lazzaro, indimenticato bomber ai tempi della Serie D e del ritorno in Lega Pro, che nelle serie minori fece gioire a ripetizione il popolo del Golfo dei Poeti. La Vigilia di Natale, in occasione della ventesima giornata, lo Spezia ha toccato un significativo traguardo in fatto di gol, ovvero quota 1000 reti nella serie cadetta, tagliato con il sigillo di Andrea Catellani valido per il momentaneo 2 a 0 del match poi terminato sul 3 a 3.
1000 momenti unici vissuti nella seconda serie del calcio italiano, 1000 conclusioni imparabili, 1000 esultanze tra le più disparate, ma tutte con un unico fine, quello di festeggiare un gol segnato con una maglia gloriosa e leggendaria, portata in alto anche grazie a ciascuna di queste 1000 reti, che nel cuore del popolo bianco sono archiviate tra i ricordi preziosi da preservare e conservare gelosamente, ma lo spazio nella cassaforte dei ricordi è ancora tanto e 1000 reti sono solo uno splendido inizio.