Pertanto il 24 settembre scorso il Prefetto, dott. Giuseppe Forlani, insieme al Procuratore della Repubblica, ha convocato una riunione per fare il punto della situazione e illustrare l'iniziativa volta all'istituzione del "Codice rosa".
"Codice Rosa" è la denominazione di un protocollo di collaborazione tra le Istituzioni per favorire la presa in carico delle vittime di violenza sotto il profilo della cura, dell'assistenza, (materiale e legale) e della protezione, nonché per assicurare, attraverso una tempestiva e corretta assunzione delle prove, una rapida risposta punitiva sul piano giudiziario.
All'incontro erano presenti il Sindaco della Spezia, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Vice Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Direttore Generale della ASL n. 5 Spezzino, il Direttore sanitario, referenti del Centro Antiviolenza "Irene" con sede alla Spezia e dell'Associazione "Mai più sola" di Sarzana e il Direttore della Caritas Diocesana.
"La stesura di un Protocollo d'intesa tra la Procura e l'ASL – ha evidenziato il Procuratore - ha lo scopo di promuovere e attuare un percorso assistenziale protetto dedicato alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza in genere nei confronti delle fasce deboli. Presso la Procura è già operante un pool di tre magistrati dedicati ai reati commessi a danno delle fasce deboli, la trattazione dei quali ha carattere assolutamente prioritario".
Il Sindaco Federici capoluogo ha sottolineato la necessità di potenziare la rete già attiva dal 2008 a seguito della stipula di un Protocollo, cui hanno aderito la Prefettura, i Distretti Socio Sanitari, l'ASL e le Associazioni di volontariato impegnate sul tema e che ha previsto l'istituzione di un Centro di accoglienza per le donne vittime di violenze
Punto di forza dell'iniziativa sarà l'istituzione di un gruppo operativo, appositamente formato, composto da personale socio-sanitario, ufficiali e agenti della Polizia Giudiziaria e magistrati, per la promozione di strategie condivise finalizzate a contrastare e fare emergere casi di violenza che non sempre risultano evidenti o dichiarati nonché ad approntare misure idonee a sostegno delle vittime del reato.