"Non è la prima volta che le imprese ricorrono all'aggregazione ma farlo con uno strumento come la RETE è sicuramente molto più semplice e, se vogliamo, molto più in sintonia con lo spirito della nostra imprenditoria, artigiana e non" – dichiara Giuliana Vatteroni coordinatrice sindacale CNA. Se, infatti, il passato è stato costellato di forme consortili, troppo spesso naufragavano per troppa rigidità e comunque per vincoli formali nonché per i costi, con la RETE cambiano molte cose e le imprese, mantenendo la loro autonomia e libertà imprenditoriale, possono scambiarsi semplicemente Known how, progettare e condividere spazi, pubblicità comuni, offrire ai clienti servizi complementari, ma la lista delle opportunità è pressoché infinità. Tutto qui? "Non è poco" – prosegue Vatteroni- " sicuramente cosa fondamentale è il contratto smart, la possibilità di non avere organi direttivi, persino di non avere fondi comuni e quindi nessun obbligo di bilanci. Le imprese scelgono si stare assieme solo su cose che ritengono strategiche per la loro crescita ed innovazione e soprattutto, possono dar vita e chiudere una RETE senza tutti quei passaggi burocratici che continuano a complicare la vita delle aziende". E anche la Legge finalmente semplifica ulteriormente il percorso con il Decreto 122 pubblicato il 25 Agosto, in cui si chiarisce che le imprese possono costituirsi in RETE anche tramite un contratto standard (messo a disposizione dal decreto stesso) che può essere firmato digitalmente da ogni partecipante alla RETE e trasmesso direttamente alla CCIAA. Passaggi in meno, minor buroscrazia, meno tempo perso e meno costi. Le imprese interessate a forme di aggregazioni o a informazioni sul tema, possono rivogersi presso le sedi CNA (Via P. Giuliani, 6 - La Spezia 0187 598074)