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PUC, tempo di verifiche. L'amministrazione punta su sviluppo colline, recupero spazi e salvaguardia In evidenza

Questa mattina il Sindaco Massimo Federici e il vice sindaco e  assessore alla pianificazione territoriale Cristiano Ruggia hanno presentato, a  dieci anni dall'entrata in vigore del PUC, il percorso verso la verifica di adeguatezza e gli indirizzi futuri del Piano Urbanistico Comunale.

 L'attività di verifica, avviata a inizio 2014 con approfondimenti a livello sociodemografico, socioeconomico, della condizione abitativa, della condizione ambientale, delle dotazioni di servizi e infrastrutture, ha portato ad evidenziare la necessità di procedere ad un adeguamento in considerazione dei mutamenti intervenuti nel corso di questo decennio. Rimangono validi gli indirizzi di fondo che hanno improntato il piano vigente, in modo particolare la recente variante di salvaguardia delle colline. Accanto ciò: la rigenerazione e riqualificazione dei tessuti storici che ha mostrato di essere inserita all'interno di normative tra le più avanzate dal punto di vista tecnico gestionale; i grandi temi della trasformazione urbana (area ex IP, zona expò, fronte a mare, Darsena Pagliari); lo sviluppo della rete infrastrutturale, a partire dalla Variante Aurelia. Si è ravvisata invece l'esigenza di rivedere il tema del passaggio dalla ormai trascorsa stagione dell'espansione urbana della città verso nuove direttrici della riqualificazione e rigenerazione su cui sviluppare la pianificazione territoriale della città stessa nei prossimi dieci anni. In modo particolare: salvaguardia dal rischio idrogeologico, mitigazione del   problema abitativo, qualità dello spazio urbano, risparmio energetico, restituzione all'uso cittadino di aree oggi o militari o demaniali, il tema del mare come risorsa di sviluppo. Il nuovo PUC privilegerà dunque il completamento e il riuso  delle zone urbanizzate, la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente per offrire nuove opportunità di sviluppo sostenibile. Le linee di indirizzo strutturale del Puc dovranno coniugare  la salvaguardia del territorio diminuendo drasticamente la crescita insediativa su terreni non urbanizzati e al contempo  sviluppare  le opportunità della città esistente  per sostenere il rilancio del comparto dell'edilizia e del suo articolato indotto (operai, artigiani, lavorazioni industriali,   professionisti). Questa verifica di adeguatezza sarà l'occasione per mettere a sistema la stragrande maggioranza delle strategie della città, radicare la consapevolezza della nuova stagione che stiamo vivendo , sia sul piano identitario che del modello di sviluppo, della diversificazione dell'economia. Sarà l'occasione per coniugare il "buon vivere" con la crescita verso il futuro. Sarà prioritaria la redazione di una carta dei servizi dove finalmente si potrà mettere a sistema l'offerta dei servizi stessi, garantendo così la possibilità di una futura pianificazione con uno  sviluppo armonico, un "pensiero" che traguardi soprattutto un'attenzione alle periferie, e che matta a sistema le opportunità derivanti dai finanziamenti europei. Si pensi al tema del commercio, al tema dell'offerta culturale, al sistema sanitario,  al tempo libero, agli spazi per anziani, giovani e bambini, del sistema ricettivo turistico che necessita anch'esso di una profonda analisi dello stato attuale per rilanciarne l'offerta. Il sistema formativo (Distretto delle tecnologie marine, Accademia del Mare, università, scuole superiori e dell'obbligo) può essere assunto come paradigma di quanto sia importante sviluppare efficacemente la mappatura della situazione degli edifici scolastici. Un loro attento studio a riguardo del bacino d'utenza, della vicinanza alle vie di comunicazione, a come siano serviti dal tpl, allo stato di conservazione della struttura stessa, alle prospettive di sviluppo di quella tipologia di scuola permetterà una pianificazione davvero più efficace. Come già accennato la verifica di adeguatezza porterà ad  una efficacia di dieci anni del PUC, ma non è pensabile che non si considerino  i mutamenti costanti e  più in generale la velocità del nostro tempo, le evoluzioni continue, il susseguirsi di aggiornamenti normativi, le mutazioni climatiche, i cambiamenti economici, con cui muta oggi la nostra società. E' chiaro che questi mutamenti talvolta repentini non si possano  affrontare come si era pensato anni addietro per la pianificazione di un territorio. Pertanto si rende necessaria la costituzione di un ufficio permanente di pianificazione. Una volta portata a termine la verifica di adeguatezza con conseguente adozioni di varianti di interesse generale che rivestono carattere di urgenza ( casa, e adeguamenti alla normativa regionale) si aprirà  il processo partecipativo con la discussione delle linee generali attraverso assemblee cittadine per  aree territorialmente omogenee e la consultazione dei diversi portatori di interesse. Obiettivo:  arrivare all'estate del 2015 alla presentazione del nuovo PUC al Consiglio Comunale, dopo i necessari passaggi nella competente Commissione. I nuovi indirizzi di riferimento: 1. Salvaguardare e sviluppare il sistema territoriale collinare; 2. Tutela dal rischio idrogeologico; 3. Rigenerare e completare la città esistente; 4.Sostenere l'abitare sociale; 5.Sviluppare infrastrutture sostenibili; 6.Recuperare nuovi spazi per la città: le aree militari e le aree demaniali; 7. Recuperare nuovi spazi per la produzione; 8.Smart City: nuove forme di servizio pubblico, nuove forme di città.

 

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