Sono Sofia Sergiampietri, Greta Dal Cielo, Alessia Tamburrano e Viola Borinato le atlete di Santo Stefano Magra qualificate nei giorni scorsi ai Campionati italiani nella categoria crew della loro disciplina sportiva, l'Hip Hop, e che potranno così partecipare ai campionati europei che si terranno in Svezia il prossimo giugno. La scuola di appartenenza di queste giovani atlete è la Pro Danza attiva da 10 anni a Santo Stefano nella zona di Leclerc.
"Siamo felici di avere nel nostro territorio tante eccellenze sportive e che l'offerta sia così ampia e di qualità – commenta Jacopo Alberghi – Ringrazio e faccio i complimenti alle atlete e ai dirigenti della Pro Danza per i brillanti risultati raggiunti, sicuro che siano non un punto di arrivo ma un trampolino per ulteriori e futuri successi"
Le atlete agoniste della scuola Pro Danza sono una quarantina e gareggiano per la Fidesm, Federazione Italiana Danza e Sport Musicali. "Nelle scorse settimane si sono disputati i Campionati Italiani assoluti, che rappresentano l'occasione per le convocazioni ai campionati internazionali – spiega Valeria Antonini direttore tecnico della scuola – Il lavoro in sala è tanto e costante. Le nostre ragazzine hanno scelto di dedicare il loro tempo a una passione e sacrificano molto, scelta inconsueta oggi. Ringrazio i maestri della disciplina dell'Hip Hop, Ginevra Godani e Luca Lotto che trasmettono alle nostre atlete l'importanza dello sport come disciplina, condivisione e impegno".
Oltre alle ragazze dell'Hip Hop ai recenti Campionati Italiani si sono qualificate anche Elettra Menta, Chiara Colombini e Caterina Colombini per lo Show Dance; Lara Peoni e Rachele Goffi, per la Tap Dance e Matilde Neri, Melissa De Maria, Alice Martinelli Monti, Matilde Agostinelli e Carolina Romano per la Jazz Dance. "Al di là dei risultati, ci teniamo che le nostre ragazze si allenino in un clima sereno di agonismo pulito e di competizione sana. Necessariamente il raggiungimento degli obiettivi deve passare anche per la tranquillità emotiva degli atleti" conclude Antonini.