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Oltre 11 milioni di euro per 44 progetti, la Provincia della Spezia vara il piano contro la dispersione idrica In evidenza

Saranno sostituiti oltre 31mila metri di condotte.

Saranno 44 gli interventi prioritari che la Provincia della Spezia, attraverso l'opera del proprio Ato (ambito territoriale omogeneo) Idrico, metterà in campo per risolvere la situazione della dispersione idrica nella struttura dell'acquedotto e della rete distributiva del territorio spezzino.

Il programma di riqualificazione e di razionalizzazione della rete idrica spezzina, diretto dall'Ato idrico est della Provincia della Spezia, negli scorsi giorni ha visto la chiusura del complesso procedimento per accedere a un indispensabile finanziamento nell'ambito del Pnrr. Questo programma, che ha richiesto di partecipare e vincere un bando, prevede anche una strategica opera d'innovazione della rete, questo attraverso un intervento tecnico che viene definito "distrettualizzazione del settore idrico".

Nello specifico si tratta di un programma tecnologico che servirà a definire e gestire in modo concreto il dato della dispersione idrica e comprendere la dinamica della distribuzione della risorsa dell'acqua potabile in ambito provinciale. In pratica questo programma, attraverso una rete di impianti di frazionamento, con valvole e manometri di controllo, sarà in grado di monitorare tutto il sistema di tubazioni e consentirà di comprendere, ed intervenire in modo capillare sulla distribuzione, sino ad avere un dato oggettivo e non stimato quanto viene immesso nella stessa rete e di quanto viene consumato in ogni area e per ogni singola sezione dell'impianto e tubazione di distribuzione in ambito provinciale. Il resto dell'intervento riguarda la sostituzione di tratte o impianti ammalorati, sia del sistema distributivo principale che di sotto reti locali. Il tutto nell'ambito di una programmazione generale sulla gestione della rete idrica che prevede anche un secondo progetto per combattere il rischio di limitazione della risorsa idrica in caso di problemi di siccità.
Il finanziamento che arriva dal Pnrr copre il massimo garantito e consente di attuare un programma indispensabile per ridurre drasticamente, di circa il 36% nella prima fase d'intervento, le perdite idriche sulle reti principali, il tutto senza dover gravare con oneri straordinari diretti verso gli utenti.

"Abbiamo trovato una situazione disastrosa, con decenni di abbandono che si sono accumulati su una rete idrica che aveva bisogno di interventi strutturali di sviluppo, non solo manutentivi. Oggi abbiamo garantito le risorse per fare queste manutenzioni, ottenendo il massimo dal finanziamento erogabile dai fondi Pnrr. Stiamo dando il via ad un piano di opere che garantirà un recupero considerevole della dispersione idrica storica, attualmente solo stimata, operando con l'innovazione del sistema della distrettualizzazione attraverso il quale potremmo sia limitare ulteriormente le perdite rispetto a quanto faremo con gli interventi sulla tubazione, sia avere un controllo puntuale di tutta la rete e della distribuzione. Questi interventi, per un investimento da oltre 11 milioni, finanziati grazie al bando che abbiamo vinto, non graveranno sulle tasche dei cittadini - spiega il Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini - Con i fondi che abbiamo ottenuto dal Pnrr, grazie ad una progettualità certa che abbiamo realizzato con il gestore, copriamo oltre l'85% del costo del programma calcolato allo stato attuale, ovvero con i costi aumentati per il caro dei prezzi delle materie prime. Il resto delle spese era già calcolato nell'ambito della programmazione del piano d'ambito, circa due milioni in sei anni. Se ci saranno oneri aggiuntivi, proprio per i maggiori costi delle materie prime, eventualmente saranno all'incirca pari all'1,5 del valore dell'intero piano d'ambito che è di 130 milioni di euro e viene spalmato lungo sei anni.
Parlare di aumenti in bolletta, sparare cifre a caso, creare allarmismi ai cittadini a fronte di un programma di interventi risolutivo e che non graverà sulle tasche degli utenti, è un atteggiamento grave. Forse chi oggi fa polemica strumentale si è dimenticato dei 550 milioni di euro di debito che hanno creato in Acam. Forse un po' di umiltà e chiedere scusa ai cittadini per aver dilapidato il patrimonio storico di Acam sarebbe un primo passo utile.
Oltre a questo programma, con fondi del Piano Nazionale di interventi infrastrutturali per la sicurezza del settore idrico che abbiamo attivato attraverso la Regione, stiamo dando il via ad un secondo gruppo di grandi interventi infrastrutturali, sempre senza oneri per i cittadini, che garantiranno l'eliminazione del rischio della diminuzione delle risorse idriche nei periodi a maggior rischio siccità."


La Provincia ha partecipato al bando Pnrr emesso dal Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) presentando un progetto, che poi vedrà come soggetto attuatore Acam, che nella scheda di programma prevedeva un investimento complessivo programmato di 15.782.802 euro. Su questo piano le risorse attingibili dal fondo del Ministero, per questa scheda, erano 11.539.000 euro e sono state tutte acquisite, ovvero i fondi attivabili dal Pnrr sono stati completamente garantiti ed assegnati alla Provincia.
I lavori previsti, attivati grazie alla concessione dei fondi del Pnrr sono 44 e, a chiusura del piano di sviluppo dell'opera avvenuto nelle ultime ore, quindi a fronte di un calcolo finale degli investimenti necessari per realizzare il programma, si prevede un onere definitivo di 13.476.864,88 euro.
La differenza di circa due milioni, tra l'investimento che verrà realizzato e il massimo delle risorse attivabili dal fondo Pnrr, era già stata prevista nella rendicontazione del bando per richiedere l'inserimento nel programma Pnrr, come co-partecipazione, e quindi già stata calcolata ed inserita nella programmazione del piano d'ambito della provincia della Spezia. Questo garantirà di non dover modificare ulteriormente lo stesso programmazione economica per il piano sessennale.

I comuni interessati direttamente da questo programma sono: Bolano, Porto Venere, Vezzano Ligure, Arcola, Castelnuovo Magra, Follo, La Spezia, Lerici, Sarzana, Ameglia, Luni, Santo Stefano Magra, Riomaggiore.
Si tratta di interventi che riguardano sia reti locali che necessitano di opere di manutenzione straordinaria, sia interventi che riguardano opere e tubazioni di grande distribuzione, che servono contemporaneamente più aree e più comuni.
Si prevede, oltre alla realizzazione del sistema della distrettualizzazione, la sostituzione di oltre 31mila metri di condotte, oltre al rinnovamento di gran parte delle tratte collegate.
In questi giorni, con Acam, verrà chiusa la fase tecnica del piano, ovvero saranno realizzate le singole schede di intervento per le 44 opere previste.

Tra gli interventi prioritari, oggi sono in fase di definizione le schede tecniche, vi sono alcuni che riguardano tratte fondamentali della rete e prevedono:
· la sostituzione di una serie di condotte idriche, alcune di grande distribuzione, presenti nell'area della Spezia (Viale Italia, Viale San Bartolomeo, via Buonviaggio, zona Pieve, via XXIV Maggio, via Genova e Cadimare), per circa 4 milioni di euro di investimenti
· la sostituzione della condotta idrica nell'area di Montalbano nel Comune di Vezzano Ligure, per oltre 800 mila euro di investimenti
· la sostituzione della condotta idrica nell'area dell'Olivo a Porto Venere, per circa 400 mila euro di investimenti

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