Partiranno giovedì 22 maggio gli interventi tecnici in sito per l'avvio del cantiere lungo la strada provinciale SP16 "Buonviaggio – Vezzano – Fornola" in località Carozzo-Beverone, nei comuni della Spezia e Vezzano Ligure, chiusa dopo che lo scorso 2 maggio, a seguito di un evento meteo, venne interessata da una frana.
Le opere si svolgeranno lungo un'area segnata un cedimento di monte che ha interessato l'intera carreggiata stradale causando inevitabilmente la chiusura del tratto di strada. Previsto un investimento complessivo di circa 132.500 euro ed una durata dell'intervento programmato in 45 giorni. Sarà valutata, in corso d'opera e secondo lo sviluppo del cantiere, la possibilità di aprire il transito in modo ridotto e regolamentato da un eventuale senso unico alternato prima del termine dei lavori.
Il Presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, ha confermato che questi lavori rientrano nel programma di urgenza sviluppato dall'Ente per garantire la piena disponibilità della rete viaria provinciale gravata da una serie di frane che, in alcuni casi, obbligano ancora a vincolare la fruibilità di importanti arterie di collegamento.
Secondo quanto chiarito dal Presidente Peracchini, la Provincia della Spezia sta predisponendo tutte le risorse necessarie per fare fronte a questa serie di emergenze, dovendo però, in gran parte dei casi, ricorrere alla richiesta di finanziamenti esterni, generalmente presso la protezione civile regionale, per le oggettive indisponibilità di bilancio dell'ente a seguito del taglio delle risorse dovuto alla riforma delle Province.
Nel caso della SP16, come ha confermato il Presidente della Provincia, già durante la prima fase dell'emergenza che ha segnato il territorio di Vezzano, il settore tecnico ha garantito un tempestivo intervento di messa in sicurezza della strada durante la fase critica del movimento di frana, operando poi in tempi di urgenza per reperire i fondi necessari all'intervento risolutivo che sono stati attinti direttamentre nelle disponibilità di bilancio dell'Ente, oltre a sviluppare il progetto e le pratiche di affido dei lavori. Questo ha consentito di poter iniziare le opere in tempi oggettivamente brevi e di programmare la piena riapertura tra poco più di un mese.