Con un atto del Settore Tecnico della Provincia della Spezia, tramite il proprio Servizio ambiente – urbanistica – pianificazione, al termine di un lungo procedimento di valutazione ed un percorso condiviso con una apposita conferenza dei servizi, il tutto secondo una programmazione di gestione e aggiornamento delle pratiche in essere, è stato dato corso alla procedura di aggiornamento dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata all'impianto di Gnl Italia in località Panigaglia in comune di Porto Venere.
Nello specifico, l'oggetto della valutazione ha riguardato il rispetto dei livelli di emissione/immissione di gas inquinanti e dei livelli di incidenza acustica anche in riferimento alla politica di tutela ambientale voluta dall'Amministrazione provinciale.
Si è così chiusa una fase fondamentale dell'iter previsto dalla Provincia della Spezia, nell'ambito della tutela ambientale del Golfo della Spezia, relativo ad una regolamentazione migliorativa dal punto di vista ambientale del sito di Panigaglia.
Secondo quanto stabilito dalla nuova autorizzazione integrata ambientale per quello che riguarda il limite tendenziale di emissione in atmosfera degli Nox (sigla generica che identifica collettivamente tutti gli ossidi di azoto e le loro miscele), oggi rilevati a quasi 250 mg/Nmc, per il triennio 2025/2027 è stato fissato un limite massimo a 200 mg/Nmc, che scenderà ulteriormente, in modo definitivo, a 150 mg/Nmc per il successivo triennio 2028/2030 e per il periodo successivo.
Inoltre l'esigenza aziendale di modernizzare il ciclo della capacità produttiva dello stabilimento, mediante l'installazione di vaporizzatori di maggiore potenza termica (ovvero gli impianti che trasformano il metano da liquido a gassoso) sarà oggetto di un ulteriore procedimento di riesame per modifica sostanziale le previsioni anche in vista di una ulteriore diminuzione delle emissioni.
L'atto redatto dal Servizio ambiente, urbanistica e pianificazione territoriale della Provincia della Spezia nell'abito dei procedimenti promossi dall'Ente per regolamentare e ridurre le emissioni inquinanti dal sito di Panigaglia, prevede anche un intervento riguardate le limitazioni degli effetti delle emissioni acustiche.
Entro il 30 settembre 2025 l'azienda Gnl Italia s.p.a. dovrà riscontrare il rispetto dei livelli di emissione ed immissione acustica in riferimento alla zonizzazione adottata dallo stesso Comune di Porto Venere con il proprio provvedimento.
Allo stato attuale gli interventi programmati, proprio per adempiere alle limitazioni, prevedono: la sostituzione pannelli di copertura e velette con pannelli sandwich fonoisolanti e fonoassorbenti, la realizzazione di chiusure di pareti per creare limitazioni alla diffusione di rumori e l'ammodernamento dell'impianto.
Previste poi valutazioni di fattibilità dei tre interventi entro tre mesi del rilascio della nuova autorizzazione e la conclusione della loro realizzazione, in esito alle risultanze delle suddette valutazioni, entro i successivi 12 mesi.
Nella logica del costante miglioramento delle prestazioni ambientali dello stabilimento sotto il profilo acustico, sono previste anche le seguenti prescrizioni:
- entro sei mesi dalla realizzazione degli interventi di miglioramento acustico la Società dovrà produrre un aggiornamento della mappa acustica dei livelli di emissione prodotti dalle sorgenti sonore dello stabilimento estesa anche alla baia del Fezzano e relativo abitato, compresa valutazione di impatto acustico mediante misure fonometriche eseguite nelle due modalità (in assenza della nave e con la nave in fase di scarico);
- la valutazione di impatto acustico dovrà essere eseguita in relazione alla determinazione dei contributi acustici di tutte le sorgenti sonore presenti nell'installazione entro tre mesi dal rilascio dell'autorizzazione, valutazione che andrà ripetuta con cadenza annuale nel corso del 2026 e 2027, successivamente con cadenza biennale.
"Da oggi parliamo di fatti concreti per quello che riguarda la regolamentazione delle emissioni dello stabilimento Gnl Italia di Panigaglia. Rispetto a tante sterili posizioni di principio che per decenni si sono sentite dalle precedenti amministrazioni, parole mai concretizzate, da adesso sono normate le limitazioni che ci siamo impegnati a garantire - spiega il Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini - ed un risultato oggettivo che è stato formalmente stabilito.
Con questo atto abbiamo definito un altro percorso certo, fondamentale per la tutela dei cittadini.
Lo abbiamo realizzato, così come per ogni altra realtà presente sul territorio, grazie al lavoro che la Provincia della Spezia garantisce operando attraverso valutazioni tecniche per tutto quello che concerne il rilascio di autorizzazioni ambientali. La Provincia ha una competenza specifica nel contesto autorizzativo ambientale e su questo ci siamo mossi. Si tratta di un importante risultato sviluppato in questi mesi nel costruttivo confronto tra la Provincia e Gnl Italia, poi sviluppato formalmente in sede di conferenza dei servizi.
Ed in questo percorso rientra anche il vincolo della diminuzione di oltre il 40% di emissione in atmosfera degli ossidi di azoto e le loro miscele prodotti nelle fasi di trasformazione del metano da liquido a gassoso. Oltre ad una nuova capacità di valutazione dell'impatto acustico che segue una serie di interventi necessari alla diminuzione di questo tipo di inquinamento. Inoltre, tra gli obiettivi che abbiamo posto, c'è che lo stabilimento Gnl Italia di Panigaglia non scaricherà più il metano eccedente in atmosfera.
Rispetto a tanti dibattiti accademici stiamo parlando di fatti concreti, risultati che non hanno precedenti nel contesto dei vari iter autorizzativi che nel tempo hanno riguardato questo stabilimento. Il tutto lavorando in sinergia e collaborazione con gli enti competenti, le amministrazioni locali e la stessa azienda, a tutela dell'ambiente, ma senza incidere nell'oggettivo ruolo strategico che ha l'impianto nel contesto nazionale, tutelando l'attività svolta e l'importanza che ha anche dal punto di vista occupazionale".
Per la diminuzione delle emissioni di gas metano in atmosfera, su impulso della Provincia, l'azienda procederà ad installare un compressore di recupero chiamato in gergo tecnico boil of off. Questo impianto sarà in grado di recuperare il gas eccedente generato per evaporazione del Gnl. Il metano che prima veniva disperso in aria, ora sarà compresso e successivamente ricondensato tramite contatto diretto con Gnl, il metano ancora liquido, prelevato dai serbatoi attraverso dei compressori. Praticamente si tratta di un impianto che limita a zero l'emissione del metano in esubero in atmosfera.