Arriva oggi l’ordinanza di revoca dei provvedimenti presi dal Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti lo scorso settembre con cui si chiudevano le spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo dopo i numerosi casi di infezione da Rotavirus manifestatisi in provincia.
Sindaco, cosa è successo lo scorso settembre?
E’ successo che, a causa della rottura in più punti delle condotte fognarie di Acam, ci sono stati diversi sversamenti nei canali che sfociano alla Venere e San Terenzo, e purtroppo questi sversamenti contenevano materiale fecale infetto, il che ha massimizzato la diffusione del virus, con tutte le conseguenze che conosciamo.
Quindi è accertato che ci siano evidenti correlazioni tra gli sversamenti e l’inquinamento da Rotavirus?
Si, è accertato che la contaminazione derivi da reflui fognari fuoriusciti dall’impianto fognario pubblico. Ciò è comprovato anche, laddove non bastasse l’evidenza dei fatti, dalle ultime analisi di Arapl che nel canale della Venere Azzurra, dove Acam ha eseguito interventi di riparazione delle tubazioni, la presenza di batteri è nella norma.
Come si è agito da allora?
Dal primo giorno, abbiamo lavorato con l’unico obiettivo di ottenere la riapertura delle spiagge il prima possibile, anche a stagione conclusa, non importa. Ma era impostante mandare il messaggio positivo che le nostre spiagge non sono un luogo inquinato, e poter guardare con serenità alla nuova stagione balneare.
E’ ovvio che l’obiettivo finale sia risolvere alla fonte il problema. Per ottenere questo primo risultato che oggi finalmente possiamo dire di aver raggiunto, abbiamo messo tutti gli enti coinvolti attorno ad un tavolo con il duplice obiettivo di risolvere la nostra situazione e creare, sotto indicazione dell’istituto Superiore di Sanità, una matrice di rischio che possa essere valida per tutto il territorio costiero nazionale e servire da base alla nuova legge sulla sicurezza della balneazione.
Quali sono gli enti coinvolti?
Acam certamente, ma anche Ato Idrico, l’organo della Provincia che è proprietario della rete fognaria; Arpal e Istituto Superiore di Sanità che insieme ad Asl hanno dato le indicazioni igienico sanitarie da seguire; fino a Regione Liguria che si è fatta supervisore.
Questo accadimento è capitato a Lerici, ma credo che sarebbe potuto succedere in qualsiasi comune della Liguria, vista la condizione delle nostre reti fognarie, come ci ha spiegato anche la Dott.ssa Nicosia di Regione Liguria, che ha definito il caso di Lerici una realtà non eccezionale
E cosa è cambiato oggi?
In seguito a varie riunioni ed azioni intraprese con gli organi coinvolti, oggi abbiamo nuovi risultati delle analisi compiute dall’Istituto Superiore di Sanità e da Arpal sulla sabbia, sui canali e sulle acque marine e possiamo dire che, sebbene non sia risolta la situazione, non sussistano più le condizioni di contaminazione accertate a settembre che ci hanno portato alla chiusura. Attenzione, non è un punto di arrivo questo, ma di partenza. Acam ha fatto alcuni interventi sulla rete, ma non sono soluzioni definitive e permangono ancora alcune fragilità che vanno sanate, per questo la riapertura non sarà totale, ma ancora ci sarà una zona di sicurezza attorno ai canali a cui non si potrà accedere, ma sul resto degli arenili non esiste un pericolo per la popolazione.
Quindi nonostante la riapertura si continua a cercare soluzioni?
Assolutamente, ancora lunedì è fissata un’altra riunione del tavolo permanente con gli enti coinvolti, per arrivare alla soluzione definitiva che però è nemica del tempo. Sicuramente si dovrà intervenire sulla rete fognaria in modo importante il che ha tempistiche lunghissime e prevede investimenti pesanti. Oggi noi apriamo per consentire alle attività, che sono in sofferenza, di guardare alla stagione estiva con più serenità; perché si possano rimuovere i detriti delle scorse forti mareggiate e pulire gli arenili, e per consentire alla popolazione, di fruire delle spiagge anche nei mesi invernali con serenità.
Quali sono i prossimi passi?
Continuiamo con l’impegno di trovare le migliori soluzioni possibili anche con il supporto degli enti sovraordinati come Provincia e Regione e parallelamente procederemo con gli esposti alla Procura della Repubblica nei confronti di Acam che già da anni stiamo portando avanti, anche per gli accadimenti su Tellaro, perché a causa delle sue negligenze negli interventi di manutenzione non pianificati con accuratezza sulla rete fognaria che gestisce, ha generato un danno anche di immagine per i nostri territori, per la nostra visibilità e credibilità turistica, proprio nell’anno in cui Lerici è Best Tourism Villages; nonché danni economici ai nostri esercenti ed i loro clienti.
Per tutta questa situazione devono essere accertate responsabilità e pagati indennizzi.
Quindi da quando si potrà tornare a passeggiare in spiaggia?
Da domani. In sicurezza.