Procede il programma di riqualificazione e di razionalizzazione della rete idrica spezzina diretto dall'Ato Idrico Est della Provincia della Spezia. In questi ultimi mesi l'Ente ha sviluppato una nuova fase del programma pluriennale che prevede anche l'obiettivo della riduzione della dispersone idrica attraverso la realizzazione di opere ed infrastrutture di ammodernamento degli impianti. Questo mentre il gestore, ovvero Acam Acque, in applicazione delle linee di indirizzo dell'Ato Idrico della Provincia spezzina, ha sviluppato una serie di nuovi interventi tecnici specifici che hanno garantito una importante riduzione della stessa dispersone idrica.
La Provincia della Spezia, grazie ad un apposito progetto, negli scorsi giorni ha chiuso il procedimento per accedere ad un finanziamento di 13 milioni di Euro nell'ambito del Pnrr, per quella che viene definita distrettualizzazione del settore idrico. Sempre in questi giorni il programma è stato inserito nella graduatoria per accedere al finanziamento.
Su indicazione della Provincia, e sotto la verifica dell'Ato Idrico, il gestore sta già operando per ridurre in modo importante la dispersione idrica. Nei primi tre mesi di quest'anno la diminuzione di volumi d'acqua immessi nella rete è stata di circa 850.000 metri cubi in meno, questo a fronte di un mantenimento dei consumi medi. Un trend che prosegue dallo scorso anno. Questo dato conferma che le iniziative di riqualificazione della rete in corso hanno portato ad una diminuzione della dispersione.
Il Presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, ha sottolineato la massima attenzione dell'Ente, tanto più in un periodo di oggettiva emergenza nazionale, nel risolvere una problematica ereditata dalla sua Amministrazione e che gravava anche su dati di dispersione idrica di circa il 55 % del flusso immesso nella rete. Proprio alla luce di una palese situazione di gravità la Provincia della Spezia, ha ricordato Peracchini, ha sviluppato, specialmente negli ultimi tre anni, una programmazione dedicata alla risoluzione del problema. Ad oggi il dato stimato sulla dispersione idrica è sotto il 45 %, con un costante trend in calo. Dal 2021 la diminuzione della dispersione su base annua è di circa 1.800.000 metri cubi. I nuovi programmi innalzeranno considerevolmente il dato.
Sempre il Presidente provinciale ha ribadito sull'importanza del progetto inserito nelle pratiche del Pnrr, un programma che servirà a definire e gestire in modo concreto il dato della dispersione idrica e comprendere la dinamica della distribuzione della risorsa acqua in ambito provinciale. In pratica questo programma, attraverso una rete di impianti in grado di monitorare tutta la rete, consente di comprendere ed intervenire in modo capillare sulla distribuzione, avere un dato oggettivo e non stimato quanto viene immesso nella stessa rete e di quanto viene consumato in ogni area e per ogni singola sezione della rete. Oggi quando parliamo di dispersione parliamo di stime tra la quantità di acqua immessa e quella consumata dagli utenti. Il consumo provinciale di acqua è di circa 16 milioni di metri cubi di acqua all'anno.
Questo programma rientra nel piano di modernizzando la stessa rete idrica che già oggi, con interventi specifici, sta garantendo una risoluzione a molte delle problematiche più evidenti dovute alla vetustà degli impianti. Da qui la diminuzione delle perdite stimata in questi primi mesi del 2023. Ciò è stato possibile sia all'intensa attività di ricerca delle perdite messa in campo sia alle azioni eseguite sulla riduzione della pressione in rete con l'inserimento di riduttori di pressione e l'ottimizzazione del funzionamento delle elettropompe dei campi pozzi. Ovvero all'applicazione in interventi operativi delle linee che il gestore ha operato su indicazione dell'Ato Idrico.
Su questa attenzione, ha ribadito ancora il Presidente Peracchini, rientra anche il piano annuale di investimenti da 27 milioni di euro che il gestore sta portando avanti. Di questi 10 milioni sono destinati proprio al contrasto alla dispersione.
Riguardo l'emergenza nazionale siccità è in corso un coordinamento regionale di interventi straordinari per contrastare gli effetti dell'emergenza siccità, anche in vista dell'arrivo dell'estate, piano che poi l'Ato Idrico spezzino coordinerà assieme alla Regione, secondo i casi specifici e se ve ne sarà necessità, con i Comuni ed il gestore, anche attraverso strumenti emergenziali. Recentemente Regione Liguria ha inviato al Dipartimento nazionale di Protezione civile una comunicazione sulle necessità previste per la Liguria e le richieste per l'Ato Idrico Est spezzino sono per 481mila euro di interventi.