E’ partita dalla scuola dell’infanzia di San Terenzo l’installazione di dispositivi di sanificazione dell’aria e dell’ambiente. Il progetto, portato avanti dall’assessorato all’istruzione condotto da Laura Toracca, è iniziato con questa prima installazione per poi proseguire con tutti i plessi del territorio.
“Ci stiamo lavorando da tempo; con il Covid, abbiamo imparato quanto sia importante vivere in un ambiente puro e per questo vogliamo offrire ai nostri studenti e piccoli cittadini un tempo sereno da trascorrere nelle aule” spiega Toracca. I sanificatori, prodotti da CDR Italia, di Prato, si basano sulla tecnologia ICR (Ionizzazione Catalitica Radiante), ossia l’ossidazione fotocatalitica, e purificano l’aria e gli oggetti contenuti nello spazio; possono essere usati in presenza di persone, 24 ore su 24 senza e per sempre.
La tecnologia ICR riproduce ciò che avviene in natura, quindi una reazione fotochimica, che permette di distruggere sostanze inquinanti, in particolare, batteri, virus, muffe, allergeni ed odori con un principio naturale attivo. La fotocatalisi è un processo che grazie all'azione combinata dei Raggi UV del sole, dell'umidità presente nell'aria e di altri metalli nobili presenti in natura genera ioni ossidanti in grado di distruggere la maggior parte delle sostane inquinanti e tossiche.
I purificatori, raccomandati dall’Istituto Superiore di Sanità, funzionano in presenza di studenti e corpo docente, e combatte non solo il Covid, ma qualsiasi tipo di virus e germe; tiene lontani gli insetti e annienta i pollini contrastando quindi anche allergie e asma. “Abbiamo iniziato l’installazione dalla scuola materna perché i bambini piccoli si ammalano di più, non portano mascherine, e nel plesso di San Terenzo la capienza è molto alta” spiega Laura Toracca.
Lo stanziamento iniziale è pari a 23mila euro, ed i prossimi plessi interessati saranno l’asilo nido e la scuola dell’infanzia di Lerici, per poi passare a primarie e secondarie di primo grado. “L’obiettivo del progetto è quello, per le famiglie, di mandare a scuola bambini in modo più sereno; per gli istituti scolastici, di intraprendere scelte più ponderate ed a misura di bambino, e per il personale, di lavorare in un ambiente più sicuro.
Inoltre essendo gli ambienti sempre purificati ci sarà meno bisogno di igienizzare con un notevole risparmio sui costi di pulizia e sul consumo di prodotti” continua Toracca che conclude: “Ho tenuto a intraprendere questa scelta a tutela dei bambini e del personale; ci auguriamo una ricaduta positiva anche sulle famiglie, che potranno mandare più volentieri ed in maggior sicurezza, i propri bambini a scuola”. Negli ultimi due anni scolastici interessati da provvedimenti per contrastare la diffusione del Coronavirus, sono stati spesi dall’amministrazione decine di migliaia di euro per la sanificazione degli ambienti scolastici e lo scuolabus.