Sono partiti questa mattina i lavori del secondo lotto delle opere di riduzione del rischio sul torrente Parmignola, a Marinella di Sarzana.
Si tratta di interventi che riguardano le opere di consolidamento dell'argine sulla sponda destra, per una lunghezza di circa 80 metri fino al confine con il Comune di Luni. È previsto il posizionamento di palancole, il rialzo dell'argine con la realizzazione di un cordolo in calcestruzzo. L'importo dei lavori è di 203mila euro più Iva, per un investimento totale da parte di Regione Liguria di 396mila euro.
La conclusione dei lavori è prevista per il mese di maggio, in tempo per la stagione balneare.
"Con questo intervento – spiega l'assessore alla Protezione civile e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone – andiamo a inserire un ulteriore tassello nelle operazioni di riduzione del rischio e messa in sicurezza di Marinella di Sarzana. Il nostro obiettivo, sin dall'inizio del percorso che abbiamo avviato, è la messa in sicurezza del territorio e la sua liberazione da vincoli urbanistici legati alla pericolosità idraulica.
È stato un lavoro molto lungo è complesso, siamo dovuti intervenire anche su alcuni argini già realizzati in precedenza e crollati nel frattempo. Nonostante tutto, non è mancata la continuità nel reperire risorse e nel portare avanti i progetti con un obiettivo finale preciso.
Gli interventi di messa in sicurezza realizzati e attualmente in corso stanno permettendo a Marinella di diventare una terra di opportunità e non più di degrado, come era stata relegata negli ultimi decenni: vogliamo proseguire in questa direzione, e lo stiamo facendo.
Aspettiamo ora lo studio idraulico per l'intera area, per analizzare quanto abbiamo fatto e quanto fatto prima del 2015 in tema di rischio, così da poter valutare di declassamento dal rischio idraulico delle aree che sino ad oggi risultano vincolate: l'importanza di questo percorso è testimoniata dalla Colonia Olivetti, che proprio in virtù del declassamento ha attirato investitori dopo quarant'anni. Teniamo a ricordare che molti interventi sono stati realizzati con fondi di Protezione Civile e usati per migliorare la resilienza del territorio, tema in cui Regione Liguria ha fatto scuola a livello nazionale: il miglior intervento di protezione civile è sempre prima dell'emergenza, per la resilienza del territorio, e non dopo".
