L'interruzione delle trattative per il rinnovo dei CCNL è scaturita dalla profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato, sia nel merito che per i tempi che lo stesso sta avendo, tanto che in data 28 settembre 2021 è stata avviata la procedura di raffreddamento e conciliazione con Unitalia, Fise-Assoambiente, e le Centrali cooperative a seguito della decisione delle segreterie nazionali di intraprendere un PERCORSO DI MOBILITAZIONE a sostegno del rinnovo del CCNL di comparto.
Le Associazioni datoriali sia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato dai lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno solo mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie, che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL, se non nella logica di abbattimento del costo del lavoro.
La rottura delle trattative, oltre al grave ritardo di 27 mesi di mancato rinnovo, si è consumata – come più volte ricordato – sulle mancate risposte alle istanze presentate dal Sindacato e su delle proposte datoriali che noi riteniamo inaccettabili:
• Flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari;
• Ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda;
• Precarizzare i rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time;
• Eliminare totalmente il limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda;
• Parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda;
• Mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti.
Di contro i temi sviluppati nella piattaforma sindacale alla base del rinnovo contrattuale hanno, in sintesi, come obiettivo:
• di avere un CCNL unico e di filiera allargando il campo di applicazione verso gli impianti di riciclo
• rafforzare le relazioni industriali ampliando la partecipazione dei lavoratori
• migliorare le condizioni di lavoro per tutelare la salute dei lavoratori
• sviluppare i processi di formazione
• armonizzare e migliorare la classificazione del personale con particolare riguardo per coloro che lavoro presso gli impianti di smaltimento
• trovare un accordo economico che sviluppi maggiormente il Welfar contrattuale e le varie indennità.
Le Segreterie Territoriali
Fp Cgil Roberto Palomba
Fit Cisl Marco Moretti
Uiltrasporti Uil Marco Furletti