Dopo un lungo ed estenuante confronto, durato oltre 8 mesi, circa 15 giorni fa le Organizzazioni Sindacali (tutte) hanno firmato un accordo con Ma.cro service, azienda che gestisce i servizi cimiteriali del Comune della Spezia. Era l'auspicio di una cessata conflittualità anche in considerazione del giudizio molto soddisfacente nel merito.
Tutto inutile. Infatti Ma.cro. ha immediatamente disatteso alcuni passaggi. Dal mancato rispetto di una rigorosa imparzialità nella predisposizione dei turni al (voluto?) incremento del debito orario per singolo lavoratore (da 12 a 13 ore). A ciò si aggiunge una vecchia questione mai risolta: gli atteggiamenti da parte del capocantiere ci risultano essere spesso scomposti e provocatori nei confronti dei lavoratori, che al contrario invece di cessare, in questi giorni sono montate in un febbricitante crescendo. E sempre a danno dei nostri iscritti. Fino ad assumere vicende surreali come le snervanti intromissioni fin nei più insignificanti dettagli della gestione del servizio, ma che determinano anche un danno di immagine al committente. Interviene infatti con frasi svilenti la professionalità dell'interlocutore e con toni dittatoriali, accompagnando il tutto con gesti imbarazzanti, tipo accartocciare e far sparire fogli (predisposti dalla SA al fine di agevolare la fruizione del servizio agli utenti) indicanti la piantina del cimitero oppure strappare dai vetri fogli che certficano l'avvenuta sanificazione dei locali. Fino allo sconcertante ordine di servizio (a voce) che vieta di parlare e/o salutare il Direttore dei cimiteri e gli altri dipendenti comunali. In che girone dantesco collocare tutto questo?
Pensate però che gioia per chi ci si deve rapportare quotidianamente. E da posizione subordinata.
Ma non è finita qui, perchè due giorni fa è stata recapitata una lettera di licenziamento al nostro delegato (con una motivazione priva di fondamento - ma per fortuna esistono ancora avvocati e giudici). Questa azione è di una bassezza inqualificabile perchè avvenuta 3 giorni dopo che la scrivente aveva inviato a Ma.cro. Service una proposta (senza oneri economici per l'azienda) elaborata per rendere compatibili le limitazioni sanitarie del lavoratore (certificate dal medico legale del Tribunale) con prestazioni fruibili (copia della proposta è stata anche inviata, per conoscenza, al committente). Anzichè alla scrivente, Ma.cro. ha risposto direttamente al lavoratore. Complimenti!
Ovviamente tutto ciò sarà puntualmente riferito nell'audizione della III Commissione Consiliare già convocata per il 9 novembre. In quella sede saremo costretti a ribadire quanto sosteniamo da tempo (cioè la più totale inaffidabilità di Ma.cro.) aggiungendo i nuovi elementi che avevamo scoperto sollecitati dalle inopportune e poco attendibili affermazioni fatte da Ma.cro. nell'audizione del 6 agosto e che gettano una luce chiarificatrice sull'intera vicenda dell'appalto.
Fisascat Cisl La Spezia