La pandemia ha rallentato in tutto il territorio nazionale, e anche nella nostra provincia, la cura dei pazienti non Covid-19, portando a un aumento significativo delle rinunce a terapie e screening oncologici, rendendo di fatto ancor più difficile l’accesso a cure innovative.
La pandemia, ma anche fattori indiretti come le difficoltà di curarsi per chi aveva patologie diverse dal coronavirus, ha inciso pesantemente sulla mortalità.
Nel 2020 la speranza di vita è calata su tutto il territorio nazionale in media di 0.9 anni (in Liguria 1.2) con tanti cittadini che hanno rinunciato a causa del Covid-19, una percentuale doppia rispetto al 2019 e la Liguria si pone tra le regione italiane con una percentuale tra le più alte. Questo fenomeno ha riguardato in primis donne e anziani. Anche nel nostro territorio si sono registrati aumenti sensibili di disturbi ansiosi e depressivi, conseguenza della pandemia che hanno riguardato in modo significativo malati cronici, persone fragili e giovani.
Ancora oggi soffriamo più di prima in un quadro di liste di attesa troppo lunghe per quanto riguarda i tempi interventi relativi a ernie, cisti e ortopedia e quando queste patologie diventano acute l’alternative è la fuga verso altre regioni.
Per questo è importante ora che i dati della pandemia sono in forte decrescita, potenziare e attivare l’area chirurgica. È urgente inoltre rinforzare medicina territoriale e presidi socio-sanitari per prevenire e curare in ambito ambulatoriale tanti tipi di patologie.
Fnp – Cisl La Spezia
Federazione Nazionale Pensionati
Il segretario generale
Antonio Montani