Nella Giornata mondiale dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro, la Cisl lancia l’allarme: a fronte del netto calo degli infortuni maschili, frutto - purtroppo - del rallentamento imposto dal Covid a parte del lavoro industriale e dell’edilizia, si è verificato un forte aumento di quelli mortali occorsi agli uomini, ma soprattutto alle donne. Lo dice Luca Maestripieri, segretario generale di Cisl Liguria.
Secondo i dati Inali, che confrontano l’annualità 2020 con quella precedente, si è verificato un calo dell’8,23% degli infortuni avvenuti nel territorio ligure, che sono passati da 20.695 a 18.991. «Una decrescita che corrisponde a più del doppio del dato territoriale del Nord Ovest (-4,05%) e che sta ad indicare che nella nostra Regione le attività di lavoro statisticamente più esposte al rischio hanno rallentato più che altrove. A questo, però, non ha fatto seguito un calo degli infortuni mortali che, anzi, sono aumentati del 91,30%, quindi quasi raddoppiati, passando in Liguria dai 23 del 2019 ai 44 del 2020. L’aumento è pari a cinque volte e mezzo il dato nazionale (+16,62%). Possiamo, dunque, parlare a pieno titolo di un’emergenza sicurezza sul lavoro in Liguria.
Si tratta di una realtà allarmante, segnale che è stata abbassata la guardia e che la fretta e l’aumento dei ritmi di lavoro hanno determinato una pericolosa escalation del rischio nelle attività che sono sopravvissute al calo. Bisogna frenare subito, tornando alle buone pratiche per cui il Sindacato ha tanto lottato, grazie anche all'impegno incessante dei nostri delegati nei posti di lavoro e dei responsabili della sicurezza dei lavoratori, per ottenere tutti i presidi necessari, i corsi di formazione e i ritmi di lavoro che consentano di garantire la migliore sicurezza. Laddove il lavoro è più regolare ed è qualitativamente superiore si registrano meno incidenti. E allora bisogna che le aziende si impegnino immediatamente a recuperare condizioni di sicurezza maggiormente tutelanti e che gli enti preposti al controllo intervengano con durezza per imporre il massimo rispetto delle norme».
Dall’analisi dei dati Inail nazionali, si scopre che, per quanto riguarda gli incidenti, a diminuire (del 22,14%) sono stati solo gli infortuni occorsi ai lavoratori di sesso maschile, mentre gli infortuni capitati alle lavoratrici sono leggermente aumentati (+1,68). A far calare il numero totale degli incidenti è stato anche il ricorso allo smart working: gli incidenti avvenuti mentre gli occupati andavano o tornavano dal lavoro sono, infatti, sono diminuiti del 13,61%, questa volta più per le donne che per gli uomini.