I presidenti degli Ordini delle professioni sanitarie infermieristiche e delle professioni sanitarie tecniche, della prevenzione e della riabilitazione della provincia spezzina chiedono di estendere le vaccinazioni anti Covid ai libero professionisti che sono iscritti nei loro Albi professionali.
Francesco Falli, per OPI, e Pier Andrea Moretti, per TSRM- PSTRP, rilanciano quanto è già stato richiesto a livello nazionale dai Presidenti delle rispettive Federazioni (Mangiacavalli e Beux): i recenti Decreti infatti, che individuano i professionisti sanitari come i destinatari delle prime procedure di vaccinazione sul territorio nazionale, escludono tutti coloro che non sono ‘’dipendenti’’.
"Ora, per definizione un libero professionista non opera in regime di dipendenza ma, a ogni effetto, siamo di fronte a professionisti sanitari a contatto con i pazienti e, come per i colleghi dipendenti (questi già previsti, molto opportunamente, nella copertura vaccinale) si tratta comunque di qualcuno che si trova esposto –evidentemente- agli stessi rischi.
E’ una delle tante contraddizioni che sicuramente derivano, senza voler accusare nessuno, da una frettolosa redazione di norme e codici, un aspetto non raro delle nostre vite di comunità".
"Si può facilmente derogare - proseguono Falli e Moretti - con un semplice intervento legislativo che, date le urgenze in essere, deve essere emesso non solo nell’interesse di questi colleghi e professionisti, ma nell’interesse di tutti: perché quando i professionisti sanitari si ammalano viene meno, e a lungo, un pezzo strategico a sostegno del sistema sanitario e noi lo stiamo vivendo proprio in questo periodo, con i casi di positività fra il personale dell’Azienda sanitaria e delle strutture private del territorio".
Atteso dunque che il rilascio di una partita IVA non comporta la immunità da Covid, i presidenti provinciali Falli e Moretti insistono per poter sottoporre a vaccinazione anche i libero professionisti dei loro Albi e, per questo, rivolgono un appello anche alle autorità sanitarie regionali e locali, certi di una attenzione al problema, che è concreto e che deriva da un testo di Legge inizialmente poco inclusivo.
"A conferma di quanto qui indicato, il fatto che nei giorni scorsi sarebbero stati avviati contatti fra la Regione e gli Ordini dei Medici della Liguria per censire i libero professionisti di quella categoria potenzialmente interessati: come avvenuto già per le vaccinazioni erogate, è chiaro che la cosa a questo punto deve riguardare anche tutti gli altri professionisti sanitari che operano in regime di libera professione e che vogliono avvalersi della possibilità di ricevere il vaccino", concludono Falli e Moretti.