La nave da crociera Costa Smeralda pare verrà rifornita di GNL da una bettolina specificatamente giunta dall’Olanda. Quello che maggiormente preoccupa è la situazione di rischio che si viene a creare direttamente nel cuore della città.
Del GNL e della sua pericolosità se ne è parlato a lungo in riferimento all’impianto di Panigaglia, riguardo al cui Progetto di “caricamento GNL su autobotti/isocontainer” giace una procedura di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero dell’Ambiente che riteniamo perlomeno debba venire tramutata in procedura ordinaria.
In questo Golfo, oltre al rigassificatore, insistono attività militari di poligono di tiro, industrie belliche, diportistiche, un porto commerciale, uno militare, svariati porti e rimessaggi diportistici e chi più ne ha più ne metta. Il tutto nel raggio di poche centinaia di metri. "Sperimentare" un rifornimento di questo gas liquefatto (che possiede un altissimo potenziale esplosivo) proprio in mezzo allo scalo crociere e a due passi dalla città e dalle sue case affacciate sul porto ci pare una follia.
Quali procedure saranno attivate per garantire la massima sicurezza di quello che viene definito il “primo rifornimento di Gnl in un porto italiano”? Esiste uno specifico piano di emergenza? Ancora una volta politiche, interessi e prassi aziendali sembrano prevaricare il principio di precauzione che dovrebbe invece sempre prevalere in contesti simili.