"Accade in Asl5: una operatrice socio sanitaria è stata a contatto con un infermiere positivo. Agli altri infermieri viene effettuato il tampone dalla Asl, a lei no perché è dipendente di Coopservice. L'operatrice si rivolge alla responsabile del personale della Coopservice che, in modo scortese, le risponde "scordatevi che vi facciamo fare il tampone". Viene quindi contattata dall'ufficio di igiene che le dice "se non ha sintomi può andare a lavorare, ma quando non è in servizio stia a casa perché altrimenti rischia il penale"".
Lo racconta Lara Ghiglione, segretario generale della Cgil spezzina, che aggiunge: "Questo episodio è incommentabile ed emblematico dello stato in cui versa la sanità spezzina. Ed episodi come questo sono all'ordine del giorno. È stato oltrepassato ogni limite. Chiediamo ai vertici di Coopservice, di Asl, al Sindaco Peracchini, al Presidente Toti di intervenire immediatamente per sanare questa infamia".
"Come Cgil abbiamo già denunciato l'accaduto al Prefetto e ci riserviamo di avviare un esposto presso la Procura della Repubblica", conclude Ghiglione.