"Gli educatori spezzini sono senza lavoro e senza stipendio. Una situazione che sul territorio coinvolge un centinaio di lavoratori".
Lo affermano in una nota la segreteria della FP Cgil e i delegati Cgil della cooperativa in Cammino, che continuano: "In tutte le scuole della provincia di ogni ordine e grado gli educatori si occupano di incrementare le autonomie personali e sociali degli alunni con disabilità e di integrarli con il gruppo, la classe. Un servizio che per legge è esternalizzato, affidato a soggetti come le cooperative. Il contratto degli educatori, assunti a tempo indeterminato in part time misto, prevede che gli stessi lavorino da settembre a giugno, durante il periodo di apertura delle scuole, senza retribuzione nei mesi estivi e senza ammortizzatori sociali".
Continua la nota: "Una situazione già precaria e difficile che la pandemia Covid-19 ha notevolmente aggravato. Dopo il lockdown ed i mesi estivi, adesso si sconta la nuova emergenza che ha costretto alla chiusura le scuole spezzine. Inoltre, in caso di assenza dell'alunno seguito dall'educatore, a parte per il primo giorno, l'educatore rimane a casa senza essere pagato. Immaginiamoci quindi casi di allievi che dovessero malauguratamente rimanere in quarantena".
Concludono Fp e delegati: "Siamo di fronte ad una vera e propria ingiustizia e a una emergenza sociale. Chiediamo agli enti preposti ed alla cooperativa di garantire la retribuzione agli educatori anche durante l'emergenza Covid e di attivare percorsi di stabilizzazione. Come sindacato ci impegneremo a tutti i livelli per modificare e migliorare un contratto che discrimina una intera categoria di lavoratori molto qualificati e che svolgono il loro lavoro con abnegazione assoluta."