"E' necessario intervenire urgentemente per ridurre la disoccupazione giovanile – spiega il direttore di Confartigianato, Giuseppe Menchelli – lo dobbiamo ai nostri figli ed a noi stessi se vogliamo immaginare un futuro per il paese, i consumi e la tenuta del sistema pensionistico. La Politica e le Amministrazioni a tutti i livelli devono focalizzare l'attenzione su questo tema, a livello europeo l'Italia è il terzo peggior Paese d'Europa per disoccupazione giovanile. Anche a livello regionale lo sforzo maggiore della nuova giunta dovrà essere quella di favorire l'impresa e l'occupazione dei giovani. Assurdo che l'Italia formi giovani capaci che poi vanno a lavorare e vivere all'estero".
L'appello di Confartigianato nasce dall'analisi dei dati pubblicati nei giorni scorsi dall'Istat che nonostante evidenzi a luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, una crescita occupazionale, mostra dati ancora molto preoccupanti. Gli andamenti del mercato del lavoro sono determinati certamente dall'ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali e del divieto di licenziamento, prorogati dal recente Decreto legge Agosto. Mentre sul fronte del rilancio dell'occupazione persistono alcune criticità, come ha evidenziato nei giorni scorsi Confartigianato nel corso di una audizione alla Commissione Bilancio del Senato.
La Confartigianato spezzina anche in vista delle elezioni regionali lancia il dibattito sugli effetti Covid-19 per gli under 35. Nei cinque mesi interessati dalla crisi Covid-19 il mercato del lavoro registra ha perso il 2% degli occupati: da febbraio a luglio 2020 il livello dell'occupazione è sceso di 471 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di 48 mila, a fronte di un aumento degli inattivi 15-64 anni di 381 mila unità. La crisi in atto sta colpendo più duramente i giovani, con gli occupati fino a 35 anni che a luglio risultano in calo del 7,3% rispetto a febbraio (pari ad una diminuzione di 375 mila), mentre i senior, con 35 anni ed oltre, mostrano una maggiore tenuta (-0,5%, pari a 96 mila unità in meno).
Il tasso di occupazione dei giovani vicino al minimo storico. Nonostante il recupero dell'ultimo mese, tra febbraio e luglio il tasso di occupazione dei giovani fino a 34 anni è sceso al 38,8%, quasi tre punti in meno rispetto al 41,7% di febbraio e vicino al minimo storico di 38,4% di maggio 2015.
Nel mercato del lavoro giovanile segnali di tenuta dell'apprendistato, da sempre sostenuto da Confartigianato come strumento utile per far accedere i giovani al mercato del lavoro. Secondo i più recenti dati Inps relativi ai flussi dei dipendenti del settore privato relativi ad assunzioni, cessazioni, trasformazioni, nei primi cinque mesi del 2020 rimane ancora significativamente positivo il saldo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+194 mila), mentre l'impatto del Covid-19 si è scaricato sui contratti a termine, accentuandone la flessione, con un saldo negativo di 224 mila rapporti a tempo determinato, penalizzando in particolare i giovani. Su questo segmento del mercato del lavoro, l'apprendistato segna un saldo positivo di 6 mila rapporti di lavoro nei primi cinque mesi del 2020. Le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo per il periodo gennaio-maggio 2020 risultano ancora in crescita (+12,1%); anche nel trimestre marzo-maggio interessato dalla crisi Covid-19 si registra un aumento (+4,2%) delle trasformazioni a tempo indeterminato.