In merito agli ultimi dati rilasciati da Alisa sulla situazione epidemiologica di contagi da Coronavirus in Liguria e in particolar modo sul territorio dello Spezzino, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara:
"L’aumento dei contagi da Coronavirus nella nostra provincia deve indurci alla responsabilità, ma non alla paura. Da qualche giorno, infatti, è stato registrato un aumento dei positivi nello Spezzino, comunque localizzato e circoscritto. Con grande collaborazione da parte della comunità sudamericana con ASL5 e tutti gli enti preposti, è già stato definito ed è tenuto sotto controllo il link epidemiologico. Il Dipartimento di Igiene e di Prevenzione sanitaria, infatti, ha tracciato tutti i casi di contatto e sta procedendo al contenimento della diffusione del virus. Ad oggi non c’è alcuna emergenza, ma è stato rilevato un cluster che non deve destare preoccupazione nella cittadinanza perché circoscritto e costantemente monitorato".
"È doveroso - prosegue il sindaco - evidenziare un incremento dei tamponi effettuati da ASL5, oltre 500 al giorno, che ad oggi hanno riscontrato casi positivi con sintomatologie per la maggior parte di lieve entità. La nostra provincia è stata, nel momento peggiore dell’emergenza, in termini di contagi, non solo la migliore di tutta la Liguria ma anche al di sotto del trend nazionale. I casi di aumento dei positivi negli ultimi giorni devono indurci, allora, a un grande senso di comunità e di responsabilità gli uni verso gli altri, lo stesso spirito che abbiamo dimostrato nei mesi scorsi".
"Rinnovo pertanto le raccomandazioni utili a contrastare la diffusione del virus: lavarsi frequentemente le mani e igienizzarle, indossare correttamente la mascherina in luoghi chiusi e laddove non sia possibile mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Non dobbiamo abbassare la guardia ma agire sempre con prudenza, anche nel pieno rispetto di quanti negli ospedali continuano a prodigarsi per studiare e combattere il virus e prevenirne il più possibile la diffusione", conclude Peracchini.