Nel territorio compreso tra i Comuni di Lerici ed Ameglia, menzionato per la prima volta nel I° secolo dc da aulo Persio Flacco, hanno soggiornato schiere di autori fino ai notissimi Percy e Mary Shelley e, nel dopoguerra, alle migliori penne della letteratura contemporanea che si ritrovavano a Lerici, dall’editore Bompiani, e a Bocca di magra, da Sereni, Fortini e molti altri.
E qui soggiornando ne hanno scritto, lasciando poesie, memorie, lettere. Parlando di se, degli altri, del paesaggio.
Il progetto in questione non vuole essere una “commemorazione” di tali e tante presenze, ma piuttosto trarre spunto e materia dagli scritti e dalle voci – molte sono le interviste registrate reperibili in rete – per assegnare a particolari luoghi distribuiti nei 18 km di sentiero compreso tra San Terenzo e Bocca di Magra una “quarta dimensione” costituita, appunto, da narrazioni e suoni che, nel loro insieme, formano un racconto, o se preferite, uno spettacolo fruibile percorrendo il sentiero medesimo.
Sotto il profilo tecnologico si tratta di assegnare a ciascun punto una qualità ulteriore, un SUO ”tempo”, che una volta assegnato gli apparterrà in permanenza, come oggi gli appartengono le dimensioni che lo definiscono nello spazio.
Il procedimento è abbastanza complesso: si tratta di ripartire i 18 km del sentiero in 180 moduli di circa 100 metri ciascuno che servano da riferimento per geolocalizzare, tramite gps, le tracce sonore indicandone l’ampiezza, ossia l’area all’interno della quale possono essere udite.
L’operazione è possibile utilizzando una tecnologia gratuita – Loquis – che permette di associare a ciascuna traccia sonora le coordinate geografiche per riascoltarla tramite smartphone.
Punti critici e qualificanti sono la “sceneggiatura” , tramite la quale restituire un significato compiuto al percorso, la scelta dei suoni e delle musiche che introducono le voci narranti e le voci narranti stesse nelle lingue italiano ed inglese.
Nell’insieme si tratta di una nuova forma di espressione, che combinando luoghi, paesaggi , suoni, musiche e voci che variano in funzione della velocità con cui chi ascolta percorre il sentiero, fermandosi ad ammirare il paesaggio oppure procedendo a passo spedito, regala emozioni e suggestioni che mutano da persona a persona , considerando anche la possibilità di compiere l’intero percorso oppure singoli tratti, nelle due direzioni.
I temi ricorrenti sono il mare – declinato in mille modi – la madre (Secondo Jung il mare è l’archetipo della madre) ed il viaggio, il percorso, l’andare. E’ un contributo che ci aiuterà a comprendere perché il mare presenta, per tanti poeti, ma anche per ciascuno di noi, una così grande attrattiva.
La sceneggiatura e le voci narranti sono affidati ad attori professionisti di alto profilo ( 4 Italiani e 4 inglesi) .
Il risultato che si vuole ottenere intende caratterizzare il Parco di Montemarcello – Magra con un prodotto culturale unico nel suo genere. Che non sia una semplice descrizione del Parco o di presenze del passato, ma qualcosa di nuovo, che si aggiunge alle caratteristiche del paesaggio e rappresenta una ragione in più per goderne.