"Le Regioni hanno resistito nonostante il governo, hanno salvato vite umane nonostante la confusione comunicativa del governo e hanno tenuto in piedi i sistemi sanitari regionali nonostante il governo non abbia garantito l'approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale adeguati alle prime linee del fronte, ovvero al personale sanitario impegnato nei nostri ospedali a diretto contatto con il virus: per quanto ci riguarda, le forniture della Protezione civile nazionale hanno coperto forse vagamente il 20% del fabbisogno, anche con scuse postume per aver inviato quelli sbagliati, non idonei a garantire sicurezza operatori".
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto oggi pomeriggio in consiglio regionale, riunito in streaming a causa dell'emergenza coronavirus.
"Noi continueremo fare il nostro lavoro - aggiunge Toti - senza spirito manicheo. Il governo ha certamente fatto scelte confuse e a mio parere discutibili, ma bisogna riconoscere che sta continuando a gestire una situazione senza precedenti per la sua eccezionalità. Al contrario, dal tenore dalle dichiarazioni delle opposizioni in questo dibattito – ha aggiunto il governatore – sembra quasi che questa amministrazione regionale e il governo del Paese stiano affrontando, con qualche sottovalutazione e con un po' di allegria, un raffreddore stagionale e non una pandemia che sta mettendo in ginocchio il mondo intero".
"Ho sentito da parte delle opposizioni - prosegue il presidente della Regione Liguria - critiche a decisioni che come Giunta abbiamo condiviso con il governo oppure che, anche non condividendole, abbiamo accettato con spirito di condivisione e responsabilità nazionale e per chiarezza di comunicazione, elementi di cui non mi sembra permeato questo Consiglio regionale. Da parte delle opposizioni mi sarei aspettato qualche parola di condivisione delle scelte difficili assunte fino ad oggi dalla Giunta, mentre ho sentito solo critiche a decisioni politiche concordate con il governo e i ministri dei loro stessi partiti. Evidentemente - osserva il presidente Toti - la Liguria gode di una extraterritorialità particolare oppure i nostri consiglieri di minoranza non vengono informati dai ministri dei loro partiti sulle scelte fatte a livello nazionale e condivise in Conferenza delle Regioni con i governatori di tutti i colori politici".
"Mi sarei aspettato - prosegue Toti - oltre a suggerimenti rispetto ad errori da parte nostra, anche delle assunzioni di responsabilità che non ho sentito. Ad esempio in relazione al nuovo genere televisivo inventato dal governo per gestire la crisi: dopo i talent e i reality abbiamo assistito ad annunci alle 23.40 di sera che hanno determinato una fuga di migliaia di cittadini che dalle Regioni del nord hanno invaso la Liguria e il sud Italia, salvo poi scoprire che quei Dpcm non erano neanche stati scritti e solo nei giorni successivi sono stati sottoposti alla Conferenza delle Regioni".
"Anche sui Dpi – ha proseguito il presidente Toti – mi sarei aspettato un'assunzione di responsabilità, da parte soprattutto dagli esponenti dei partiti più rappresentati nella compagine di governo che qui siedono all'opposizione, sull'incapacità di procurare alle prime linee del fronte le munizioni ovvero i dispositivi di protezione individuali indispensabili per la sicurezza del nostro personale sanitario. Mi sarei aspettato almeno la condivisione circa le politiche del ministro Speranza, con cui ho un dialogo costante e che evidentemente non intrattiene un uguale dialogo con i nostri consiglieri del suo partito circa l'uso dei farmaci sperimentali, secondo le indicazioni stabilite dall'Aifa e dal Governo a cui ci siamo adeguati, nonostante protocolli più efficaci elaborati dalla nostra task force sanitaria, oppure circa l'uso dei tamponi secondo quanto previsto nel decreto 'Cura Italia' approvato dal governo, che evidentemente non ha particolari estimatori in questo Consiglio regionale. Anzi, anche se non vorrei farlo, mi autodenuncio mio malgrado come 'simpatizzante' del Governo, per aver dato più intese ed essere stato più indulgente nei suoi confronti di quanto non abbiano fatto i nostri consiglieri di opposizione".
"Sull'uso dei test sierologici - prosegue il governatore - sfugge alle minoranze che se fosse per le direttive nazionali non sarebbero utilizzati, visto che l'Istituto Superiore di Sanità e il Comitato tecnico scientifico nazionale non hanno fornito le linee guida, un inquadramento scientifico e giuridico né una graduatoria di affidabilità rispetto a qualità e modelli che sono in commercio. Nonostante questo, la Liguria ne sta adoperando in via sperimentale alcuni che ritiene tra i migliori, secondo le indicazioni della nostra task force che ritengo sia una delle migliori a livello nazionale", conclude Toti.