"I lavoratori della grande distribuzione e della ristorazione mense sono sottoposti a ritmi di lavoro insostenibili. Uno sfruttamento che deve finire" Così Luca Comiti Filcams Cgil, Mirko Talamone, Fisascat Cisl e Marco Callegari, Uiltucs Uil, che continuano: "È necessario il contingentamento delle entrate, alcune aziende non controllano gli afflussi: laddove non c'è l'utilizzo di personale per la regolamentazione degli accessi i clienti non si adeguano alle regole; le aziende si dotino di personale di controllo agli ingressi. Gli organici sono allo stremo e sotto pressione costante, c'è un abuso degli straordinari. Mentre ci sono aziende come Conad di Santo Stefano, Lidl e Carrefour che si sono adeguate, non si può dire altrettanto del mondo della cooperazione."
Puntualizzano Comiti, Talamone e Callegari: "Chiediamo ai sindaci un'ordinanza per chiudere alle 18, soprattutto nei centri commerciali, anche al sabato e alla domenica: non si può lavorare dalle 9 alle 22."
Continuano i sindacalisti: "anche per i lavoratori delle mense dell'Ospedale e Fincantieri lo stress è ormai al limite, dato i grandi afflussi; inoltre nella ristorazione non viene rispettato il metro di distanza, e nella grande distribuzione alcune aziende non permettono l'uso di mascherine, mettendo così a repentaglio la salute di lavoratori ed utenti."
Concludono Comiti, Talamone e Callegari: "Queste situazioni devono finire, le aziende che non l'hanno ancora fatto si attrezzino, altrimenti saremo costretti a rivolgerci al Prefetto."