“Basta con i prelievi di sangue ed urine ai lavoratori sul posto di lavoro, le aziende utilizzino Asl o laboratori convenzionati”. Così Roberto Palomba, Fp Cgil, Massimo Bagaglia, Uil Fpl, Gabriella Crovara, Cisl Fp, che continuano: “abbiamo appreso dai lavoratori della cooperativa In Cammino che sono stati svolti prelievi di sangue ed urina direttamente in ufficio, con tutte le difficoltà del caso. Episodio che abbiamo puntualmente segnalato. Ma non è il solo caso che ci risulta: ormai questa è una pratica diffusa nel pubblico e nel privato, nonostante i disagi a cui sono sottoposti i lavoratori. Ci chiediamo come possano essere garantiti gli standard di igiene e sicurezza sanitaria all’interno di un ufficio, e con visite e prelievi svolti in orari non consoni, facendo aspettare i lavoratori per ore. Addirittura sappiamo di esami del sangue praticati il pomeriggio. E sottolineiamo che queste pratiche ledono la dignità ed i diritti dei lavoratori stessi.”
Concludono i sindacati: “Questo malcostume deve finire, le aziende devono smettere di rivolgersi a studi privati che inviano i medici direttamente sul luogo di lavoro per risparmiare i costi; i prelievi necessari e le visite mediche vanno effettuati nelle strutture preposte, rispettando tutti gli standard e con un preavviso sufficiente per i lavoratori. Sarà nostra cura monitorare la situazione e, se necessario, attivare momenti di mobilitazione affinché una pratica così delicata per l’interesse di utenti e lavoratori sia svolta in modo consono per un paese civile".