A decenni di distanza dalla DCR 41/2001 di approvazione del Piano di Parco e dalle diverse iniziative ed azioni intervenute nel tempo, purtroppo senza essenziali risultati, finalmente una svolta “storica“ sulla ricollocazione delle attività incompatibili presenti nello spazio Parco.
Questa mattina, a valle di un proficuo quanto impegnativo percorso di condivisione politico-strategica, l’Ente Parco Montemarcello Magra Vara, i comuni di Arcola (ass Romeo), Lerici (sindaco Paoletti), Sarzana (ass Campi) e Vezzano Ligure (sindaco Bertoni), insieme a Confindustria La Spezia e diverse ditte operanti nel settore, hanno raggiunto sostanziale condivisione nella formulazione di uno schema di protocollo di intesa ritenuto idoneo per traghettare le attività incompatibili “fuori“ dal Parco.
I comuni hanno condiviso di attivarsi celermente per le necessarie procedure amministrative e di partecipazione democratica per addivenire alla sottoscrizione del testo definitivo.
Si gettano così nuove e concrete basi, per la restituzione al territorio ed al Parco di vaste aree ri-naturalizzate in conformità agli obiettivi imprescindibili di salvaguardia e tutela dell’ambiente che da sempre costituiscono la visione e la missione dell’Ente.
Con l'avvio di questo protocollo si risolve un problema storico del Parco (14 anni) e ciò è stato possibile con la stretta collaborazione e condivisione con le amministrazioni interessate, in particolare modo Arcola e Vezzano.
Un ringraziamento va altresì fatto alla sensibilità ambientale dimostrata e praticata dalle aziende (Cemenbit e Seib) e a Conglomerati Lucchesi che ha aperto la strada delle possibili ricollocazioni.
Pietro Tedeschi
Presidente Parco Montemarcello Magra - Vara