Venerdi si sono celebrati i primi vent’anni di un sodalizio che, attraverso la corsa, ha contribuito a far conoscere il centro e le colline levantesi ad un gran numero di appassionati “runner” e dei sostenitori che li accompagnano per seguire le loro prestazioni.
I cinquecento partecipanti alla ventesima edizione hanno suggellato il successo dell’iniziativa, che nel corso di questi due decenni di vita ha saputo gradualmente trasformarsi e diventare da unica competizione per agonisti sulla distanza di 17 chilometri ad un vero e proprio contenitore di eventi podistici dedicati a tutti, grazie alla varietà e lunghezza di percorsi tracciati dagli organizzatori.
Ma, soprattutto, largo ai bimbi, che, da soli o (i più piccini) accompagnati dai genitori, da qualche anno a questa parte danno vita a festosi caroselli lungo le strade del centro di Levanto.
Naturalmente, alla fine della festa, premi e riconoscimenti per tutti, nello spirito ludico di un’iniziativa che coinvolge un intero paese.
E proprio per questo il ventesimo compleanno della “Stralevanto” ha coinciso con il pubblico riconoscimento al suo artefice attribuitogli dal Comune, che attraverso il sindaco, Ilario Agata, ha consegnato a Marco Romano una targa per ringraziarlo di quanto fatto.
“Da grande uomo di sport che crede nell’aspetto formativo e socializzante della corsa – dice il primo cittadino - Marco ha saputo coinvolgere un intero paese nel dar vita ad una manifestazione che, oltre ad avere importanti riflessi nel settore del podismo, con qualificati partecipanti provenienti dalle regioni limitrofe, ha intrapreso la strada del legame con il mondo della scuola e con le famiglie, contribuendo alla formazione dei bimbi che vivono questa giornata come protagonisti di una festa".
"Oggi la ‘Stralevanto’ è sia un’occasione per far conoscere il territorio e l’ospitalità levantesi, sia per rafforzare i valori più autentici all’interno della nostra comunità. So che l’organizzazione di una manifestazione di tale portata richiede molta fatica: per questo, l’impegno e la gioia con cui Marco, la sua associazione e i volontari locali che affrontano quest’impresa meritavano un riconoscimento ufficiale da parte del Comune, che con la sua presenza e il supporto logistico dimostra di perseguire gli stessi obiettivi degli organizzatori”.