Una mattinata intensa, a cominciare dalla concreta, ''deontologica'' partecipazione al progetto di solidarietà che anima e sostiene il camper dell'ambulatorio mobile presentato, anche in questa giornata, da Eloisa Guerrizio, presidente del Tavolo delle Povertà spezzino,dal medico Alberto Nardini, e dalla collega infermiera Armanda Lagomarsini, volontari del progetto.
Come più volte ricordato, si tratta di un camper che, posizionato strategicamente vicino a luoghi frequentati dalle persone ''invisibili'', dagli ''ultimi'' (secondo definizione non certo rispondenti al vero, ma efficaci per capire la tipologia degli assistiti dal progetto) assicura un contatto sanitario con specialisti medici, infermieri, volontari esperti, abili nell'avvicinare queste persone.
Come anticipato, la discreta somma raccolta dai partecipanti all'evento ECM nazionale (gratuito, tutto a carico dell'Ordine infermieri spezzino) è stata raddoppiata dal nostro Ordine (appena regolato il versamento, OPI La Spezia pubblicherà la ricevuta: al riguardo, è già stato informato il dottor Francesco Tani che è il ''contatto partner'' per l'Ordine spezzino); l'incontro di formazione ha visto, quindi, anche due ottimi interventi, come previsto dal programma.
La dottoressa Maria Alessandra Massei, Direttore sociosanitario di ASL 5 Liguria, ha citato e descritto in dettaglio pezzi importanti della storia professionale infermieristica, in un racconto sui valori, e sulle date di significato per la professione infermieristica (incluso l'ingresso in Università di fine secolo scorso), che certamente non tutti conoscono.
E, sicuramente interessante anche sul piano dell'interesse per il pubblico, ha rilanciato i progetti imminenti, inclusa la COT (Centrale Operativa Territoriale) che vedrà tre professioni protagoniste della nuova organizzazione per un'assistenza territoriale sostenuta: i MMG, le assistenti sociali, gli infermieri (anche di Famiglia e Comunità).
Infine, last but not least, è stata presentata la relazione principale dal relatore in programma per la vera e propria parte ECM, Pio Lattarulo, che ha partecipato alla stesura del nuovo Codice deontologico e che, in questa veste, è intervenuto come esperto inviato dalla FNOPI (Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche) per condividere con igli infermieripresenti alcuni dei principali punti di forza del rinnovato testo, approvato il 13 aprile scorso a Roma.