considerato che la stessa Enel conferma in una dichiarazione il mancato avvio di qualsivoglia intervento di indagine e verifica (La Nazione 25 Aprile 2013) "L'anno scorso, in accordo con gli enti locali, è stata data piena disponibilità ad attivare una task force per istituire una commissione scientifica con l'obiettivo di analizzare le acque e, insieme ai miticoltori, comprendere le problematiche dei vivai. Si sono tenuti alcuni incontri propedeutici, e Enel conferma la propria disponibilità";
considerato che il "Trattamento con ipoclorito di sodio delle acque di raffreddamento del ciclo e Rilascio di energia termica attraverso le acque di raffreddamento del ciclo" costituisce un capitolo dell'esposto presentato al Corpo di Guardia Forestale dello Stato e alla Procura della Repubblica lo scorso 10 Dicembre 2012 nel quale si propongono azioni di verifica e controllo con riferimento anche allo scarico delle acque di dilavamento dei carbonili;
considerato che nell'esposto citato è prodotta la nota dell'osservatorio Ligure marino pesca e ambiente dal titolo "Centrale Enel – Golfo della Spezia 2012", in cui si affrontano le problematiche relative alla "1) clorazione dei canali di adduzione e scarico delle acque di raffreddamento" e allo "2) scarico termico e interferenze sulla circolazione del Golfo".
Con riferimento al punto 1, l'Osservatorio rileva che la situazione "necessita una valutazione di due elementi: la tossicità dello scarico, anche come rischio di bioaccumulo negli organismi acquatici ed il fattore di rischio biologico nel bacino recettore".
Con riferimento al punto 2, posto che "il monitoraggio ufficiale svolto in relazione alla legalità dello scarico non evidenzia sforamenti e irregolarità" l'Osservatorio propone simulazioni, sperimentazioni e valutazioni;
considerato che nell'esposto è presente una testimonianza che racconta della ricrescita dei mitili alla Marina del Canaletto, a seguito dell'interruzione delle attività della centrale Enel nel periodo estivo 2012 ;
considerato che, in seguito al rilascio accidentale di ceneri dai silos di stoccaggio della centrale Enel e come risulta dal rapporto Arpal della Spezia, si sono riscontrate pratiche di gestione e trattamento delle ceneri talmente inadeguate da indurre la stessa Arpal a sollecitare affinchè nell'"istruttoria tecnica atta al rilascio della nuova AIA" si provveda a risolvere "talune criticità in merito alla movimentazione delle scorie derivanti dalle centrifughe gessi le quali scendono, attraverso una tubazione, all'interno di un cassone scarrabile ... risultava carico oltre l'altezza delle sponde e parte del materiale risultava depositato al suolo... Rimane la necessità di imporre all'azienda di predisporre idonee barriere atte al contenimento della polvere derivante dalla precipitazione nel cassone delle scorie gessi, una maggior manutenzione alle aree ove possano depositarsi sostanze polverose che con il passaggio dei mezzi potrebbero sollevarsi ed una migliore gestione delle porte di accesso ai capannoni (risultavano aperte sia quella del capannone deposito gessi che del capannone silos ceneri) tutto ciò al fine di contenere eventuali emissioni diffuse".
considerato infine che in occasione dell'incidente sopracitato, con l'eccezione del rapporto Arpal espressamente richiesto dal Consigliere Giulio Guerri, non sono state fatte comunicazioni alla cittadinanza da parte degli enti locali e dall'ASL relativamente ad eventuali precauzioni da assumere nelle zone limitrofe al luogo in cui si è verificato l'incidente;
il Comitato SpeziaViaDalCarbone chiede
che la Procura della Repubblica e la Prefettura della Spezia prendano in considerazione gli esposti presentati e di seguito riepilogati;
2/2012 - emissioni anomale al camino nel periodo natalizio 2011/2012, oltre a copiosa quantità di rilievi che dimostrano carenze di controlli adeguati rispetto all'effettivo impatto della centrale sull'ambiente e sulla salute dei cittadini;
4/2012 - dispersione della polvere di carbone al pontile Enel e relative azioni intraprese dalle autorità competenti;
7/2012 - memoria difensiva, nella quale cittadini testimoni di "anomalie" testimoniano di emissioni di fumo, polveri e rumore;
12/2012 - esposto consegnato al Corpo Forestale dello Stato, con rilievi specifici in materia di inquinamento delle acque;
che sia assicurato il rispetto delle normative vigenti in materia di inquinamento ambientale e di diritto alla salute e all'informazione.
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone