Una nuova apparecchiatura è stata donata alla S.S.D. Pronto Soccorso dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana diretta dal dottor Raffaelle Staffiere.
L’innovativo strumento si chiama VEIN VIEWER e crea un’immagine digitale utilizzando luce a infrarossi sulla pelle localizzando vene, valvole e biforcazioni profonde fino a 15 mm. L’accesso venoso è considerato una delle procedure più dolorose e invasive che deve effettuare un infermiere. Questo sistema consente al personale sanitario che deve posizionare un catetere venoso di visualizzare un chiaro punto di accesso.
Il VEIN VIEWER può essere utilizzato su tutti i pazienti indipendentemente dall’età, non è invasivo e quindi non sottopone il paziente o l’operatore ad alcun rischio. Può essere utilizzato su tutto il corpo tranne gli occhi e non richiede alcuna certificazione aggiuntiva per gli operatori.
L’acquisizione dello strumento è stata resa possibile grazie alla donazione dell’Associazione Tive6 #semprepresenteconunsorriso.
“Il TIVE” è il nickname con il quale era conosciuto Matteo. “Sempre presente con un sorriso” è la descrizione che è data di questo ragazzo morto prematuramente. I suoi amici e colleghi, dell’Enel, hanno voluto ricordarlo fondando nel 2017 un’Associazione in grado di far rivivere “il Tive” tramite piccoli e grandi gesti di solidarietà.
L’acquisto e la donazione di questo nuovo sistema è una risorsa fondamentale nei locali del Pronto Soccorso perché porta a numerosi vantaggi - afferma il dottor Raffaelle Staffiere - Gli studi clinici hanno dimostrato che il dispositivo è in grado di migliorare la percentuale di successo al primo tentativo, aumentando il confort e la soddisfazione dei pazienti e dei loro famigliari.
VeinViewer ha dimostrato la capacità di aumentare del 100% la percentuale di successo al primo tentativo, ridurre più del 30% il posizionamento di PICC non clinicamente necessari e di aumentare del 100% la soddisfazione del paziente.
La Direzione Strategica e di Presidio ringraziano l’Associazione per la donazione. Questa rappresenterà un vantaggio sia per gli operatori che avranno uno strumento tecnologicamente avanzato che per i pazienti.