Spezia a Lecce all’ultimo respiro, o quasi: a memoria mai come quest’anno gli ultimi 90’ della serie B, con verdetti sospesi sia in testa sia in coda in attesa non solo del triplice fischio che segnerà la fine di tutte le partite della B, con inizio in simultanea alle ore 15, ma anche del verdetto definitivo della giustizia sportiva, orientato verso una retrocessione del Palermo che rivoluzionerebbe tutto.
Lo Spezia di Marino proverà a muovere la classifica (1 punto basterebbe a garantire l'accesso alla griglia, 3 garantirebbero una posizione ottimale) ad imporre la qualità del proprio gioco, il mister aquilotto ritrova in lista David Okereke dopo lo stop fisico contro il Crotone, davanti ci saranno praterie ideali per la sua velocità insieme a quella di Bidaoui, Gyasi e Da Cruz, tre su quattro saranno della partita, meno probabile l’impiego di Galabinov almeno dal primo minuto.
In vetta solo il Brescia è gia in paradiso, A diretta con due giornate di anticipo a 67 punti; insegue il Lecce a 63, impegnato in Puglia proprio contro le Aquile: l’undici di Liverani spinto dai 30.000 dello stadio di via Del Mare vorranno la vittoria a tutti i costi per andare a far compagnia ai lombardi, senza passare dai play-off anche in caso di vittoria del Palermo (a quota 62) che ospita il Cittadella (50), che a sua volta insidia lo Spezia una lunghezza sopra (51).
Con Benevento (57) e Pescara (52) comunque già in griglia play – impegnate rispettivamente in casa contro la Salernitana a caccia di punti salvezza, e in trasferta a Brescia che vorrà chiuderla in bellezza. Chiudono il quadro di alta classifica Cremonese e Verona appaiate a quota 49, entrambe temibili protagoniste nella fase successiva alla regular season sempre che riescano a qualificarsi al termine dello scontro diretto al Renato Curi.
In coda altra situazione-ginepraio: Carpi (29) e Padova (30) retrocesse, Venezia (37) appesa ad un filo per agganciare i play-out ad oggi ritagliati sulla classifica di Foggia (37) e Livorno (38)