Due giorni dopo l'ingiusta sconfitta subita dallo Spezia a Foggia non si placano le polemiche nella piazza spezzina dei tifosi e degli addetti ai lavori. Lo Spezia non ha emesso alcun comunicato ufficiale ma i vertici della società di via Melara, in primis il presidente Andrea Corradino, hanno già formalizzato le numerose perplessità sull'arbitro Pillitteri, se non in mala fede - lo crediamo - di certo inadeguato dal punto di vista tecnico. Un arbitraggio del genere merita una pausa di riflessione del fischietto siculo almeno di un paio di mesi.
Dal primo istante in diretta non ci sono stati dubbi sul fatto che la rete di Okereke fosse regolare: Capradossi aveva colpito la palla di testa per l'accorrente compagno di squadra, che non poteva essere in offside arrivando sul pallone da dietro. Nella stessa azione, non si sono ravvisate irregolarità di sorta, per cui l'annullamento resta ad oggi un mistero, che magari sarà chiarito nelle sedi opportune.
Forse ancora peggiore il secondo decisivo errore di Pillitteri, quando il risultato era di 1-0 per il Foggia: senza la manina di Martinelli in area il bolide di Da Cruz sarebbe finito in porta, quindi non solo il fallo di mano c'era, era volontario e di per sé avrebbe meritato il penality, ma oltretutto ha impedito materialmente il gol del pareggio.
Insomma, se è vero che quest'anno lo Spezia aveva ricevuto un trattamento più equo rispetto agli orrori del passato, la direzione di Pillitteri ha azzerato il credito aquilotto. Restano sei gare alla fine della regular season, la speranza è che lo Spezia possa meritarsi i play-off a suon di gol esprimendo il buon calcio a cui ci ha abituato Marino, salvo poche eccezioni (come la gara troppo attendista dello Zaccheria, al netto degli episodi contestati negli ultimi 15' di gara) senza arbitraggi scandalosi come quello di Pillitteri.