Uno Spezia tramortito dai risultati e decapitato nei suoi vertici societari dalla giustizia sportiva attende domani pomeriggio al Picco (fischio d'inizio ore 18, dirige l'arbitro Prontera di Bologna) il fanalino di coda Padova. I veneti sono inchiodati a 20 punti causa un girone di ritorno illuminato solo dalla vittoria interna contro il Verona, per 3-0 subito dopo il giro di boa, prima di inanellare una ridda di pareggi e sconfitte: sconfitta a Venezia per 2-1, pareggio con Salernitana, Cremonese e Foggia, sconfitta a Pescara e infine pareggio con Brescia e Crotone. La squadra di Bisoli arriva alla Spezia sulla scia delle polemiche del tifo veneto, presente al Picco con una sparuta rappresentanza. Per il tecnico ospite da risolvere il rebus formazione, causa infortuni di Cherubini, Trevisan e dell'ex Nico Pulzetti, forse in campo gli altri due ex, i difensori Ceccaroni e Capelli.
Nello Spezia soliti problemi nel settore offensivo, aggravati dall'infortunio subito da Beppe Mastinu nel finale di gara di Pescara. Fuori anche Bidaoui, Gyasi e Da Cruz (squalificato 1 turno) per Marino la scelta è quindi obbligata, soprattutto per l'impiego di Galabinov che a rosa completa fa ormai pendant con la panchina. Sarà dunque la delusione ex Genoa a guidare l'attacco aquilotto, insieme a Okereke e Pierini, con giovani della Primavera in panchina.
Meno problemi per Marino in mediana e in difesa: a centrocampi ko il solo Acampora, affaticamento muscolare per lui malgrado non giochi mai, disponibili Ricci, Bartolomei, Crimi e Maggiore, buona anche la situazione della difesa, con il rientro di Ligi vicino a Terzi, abili e arruolati anche Vignali, De Col, Augello e Crivello: quest'ultimo in particolare ha svelato qualità inedite da centrale, confermandosi ottimo ed eclettico difensore, pronto a far rifiatare Augello apparso leggermente appannato almeno in fase difensiva a Pescara.
La sfida contro il Padova nasconde insidie di natura motivazionale più che tecnica: per i veneti una vittoria sarebbe decisiva in chiave salvezza, per lo Spezia una sconfitta legherebbe in modo difficilmente contestabile il rendimento della squadra con le traversie societarie che vedono la società senza presidente e ad, con la proprietà lontana e silente (almeno sui media).
