Con l'arrivo del '97 Alessio Da Cruz dal Parma e del '99 Michele D'Eramo dall'Avezzano il Dg Guido Angelozzi ha voluto rinforzare da subito il reparto offensivo dello Spezia, ovvero il reparto che per tanti motivi - vuoi infortuni, vuoi problemi di inserimento, vuoi squalifiche - è apparso il più fragile nel bilancio dell'intero girone di andata.
Un chiaro segnale del nuovo corso tracciato da Angelozzi nelle parole dell'ultima conferenza stampa, seguite dai fatti: nessuna rivoluzione della rosa, alcuni ritocchi necessari, spazio in uscita a chi non vuole partecipare al
progetto, fiducia nel recupero di Galabinov (fino a questo momento la vera delusione, ma lo staff crede in lui), Mastinu e Erlic.
Il colpo Da Cruz era nell'aria: sfumato il passaggio ad agosto per una mera questione burocratica, il fantasista olandese di sicura prospettiva aveva pochi sbocchi negli schemi emiliani, meglio per lui giocarsela in serie B dove rimarrà fino a fine campionato, di sicuro un rinforzo apprezzato da Marino, pur bravo finora ad ottimizzare in attacco pur con giocatori spesso fuori ruolo.
Nel profilo di Da Cruz si narra di un attaccante duttile, capace di agire sia come punta centrale che come esterno del tridente: un talento cristallino, capace di impressionare tutti al primo campionato disputato in Serie B tra Novara e Parma, diventando uno dei protagonisti del ritorno in massima serie del club ducale.
Cresciuto in patria, l'esordio in prima squadra arriva con la maglia del Twente per poi passare al Dordrecht, formazione della Serie B olandese, dove nel campionato '16/'17 mette a segno cinque reti in ventinove presenze, mentre nella prima parte della stagione corrente, ha esordito in Serie A, scendendo in campo in tre occasioni.
Più giovane di due anni ma un vero beniamino ad Avezzano: Angelozzi scommette sui numeri del '99 Michael D'Eramo, trascinatore della compagine abruzzese nelle ultime due stagioni e mezzo, cresciuto nella Renato Curi Angolana prima di passare nell'estate 2016 alla juniores biancoverde. Dotato tecnicamente, a soli 19 D'Eramo ha giocato molte partite da titolare in Serie D, con prestazioni che lo hanno portato ad essere messo nel mirino dei talent scout aquilotti.
Probabile che adesso Angelozzi si concentri su alcuni movimenti in uscita, in difesa come a centrocampo: in lista Giani, Bachini, Vignali, Di Francesco, Bidaoui ma non è detto che qualcuno di loro partirà di certo. Di certo c'è invece la qualità e il valore aggiunto della rosa di Marino, che dopo un discreto girone d'andata - ottimo per qualità di gioco, meno per punti guadagnati - ha la possibilità di alzare l'asticella pur rimanendo realisticamente con i piedi per terra.
Dall'inizio si parla di piano triennale, ma è evidente che poi la verità la scrive il campo di gioco, e anche se sulla carta almeno 3-4 squadre sono oggettivamente più forti dello Spezia la palla resta rotonda e, se le Aquile inizieranno a cambiare trend in trasferta, nessun sogno è precluso a questa squadra.