Respira di nuovo, almeno fino a domani, l'aria frizzante in griglia play-off, essendo ottava a 20 punti anche se a pari punti con la Salernitana che gioca il posticipo di lunedì contro il Brescia, un punto sopra al Verona che incontra in trasferta il Benevento domani sera e due punti sopra la Cremonese, che affronta domani in casa il Cittadella.
Al di là della classifica va rimarcata la ritrovata verve realizzativa della squadra di Marino, protagonista di una partita ben giocata che ha trovato finalmente trame efficaci sotto porta. Come in uno specchio rispetto ad Ascoli, dove le Aquile erano già sotto dopo 40 secondi oggi è stata la volta dello Spezia ritrovarsi in vantaggio allo start: ottima la coordinazione di sinistro di Augello al volo, a ribadire in rete il corner battuto da Bartolomei dalla destra, lato tribuna.
Stranamente o forse no lo Spezia ha rallentato a vantaggio acquisito, permettendo l'avanzata del Cosenza, spesso dalle parti di Lamanna ma mai davvero pericoloso, al contrario dello Spezia che ha sfiorato il raddoppio con Bartolomei su splendida punizione. Nella ripresa, dopo un'ottima riflessione nell'intervallo Marinio ha rimesso le cose a posto in campo, impedendo alla sua squadra di farsi schiacciare dagli avversari grazie a continui lanci e verticalizzazioni verso i veloci Pierini, Gyasi e Okereke.
Subito in gol anche nella ripesa con Bartolomei, imbeccato di testa con un cross al bacio da Mora, la partita si è messa su un binario piuttosto agevole per le Aquile, esaltate da un'inedita (in maglia bianca, non certo in passato) qualità di Mora, lucido in fase di impostazione, cattivo il giusto in interdizione, dall'ottimo piede di Bartolomei e dai lampi di Okereke, autore del terzo gol "alla Del Piero" e proagonista pure nell'azione che ha portato al rigore e al cnseguente 4-0 siglato da Ricci.