Promette gioco e spettacolo la sfida tra Spezia e Foggia in programma domani al Picco (fischio d'inizio ore 15, dirige Puggioni), in una cornice di pubblico all'altezza della sfida con oltre 1.000 supporter pugliesi al seguito.
Il Foggia di Grassadonia prosegue la rincorsa per recuperare il gap di 8 punti e fino ad oggi ha avuto un rendimento così così, anche se la squadra pugliese è sicuramente al top della categoria quanto a rosa: in attacco svettano la tecnica di Galano (utilizzato anche dietro le punte), Mazzeo (un po' indietro rispetto al passato) e soprattutto dell'ex Iemmello, tra i meno amati dal pubblico bianco ma sicuramente giocatore di spiccata qualità offensiva.
Per il tecnico dei satanelli quello del Picco sarà un test importante, alla caccia dei tre punti ma nella consapevolezza di affrontare un avversario motivato e competitivo. Gianluca Grassadonia dovrà fare a meno dell'infortunato Camporese, difensore spesso decisivo in zona gol oltre che di Deli, che va aggiungersi agli infortunati Tonucci e Zambelli.
Al posto di Deli probabile l'impiego di Luca Rizzo, altro ottimo elemento un po' in polemica con le scelte del mister che fino ad oggi non lo ha molto considerato. Recuperato invece last minute l'esperto portiere Bizzarri.
Il Foggia dovrebbe schierarsi con un 4-3-1-2 che diventa 3-4-3 in fase offensiva con l'avanzamento di Kragl (3 gol per lui) in mediana: davanti a Bizzarri larghi lo spezzino Ranieri e Kragl, centrali Martinelli e Loiacono, in mediana Busellato, Carraro e Rizzo, con Galano dietro Mazzeo (p
due pedine fondamentali in vista della trasferta di La Spezia Il tecnico del Foggia potrebbe perdere anche Bizzarri, afflitto da un problema alla spalla. Nel caso in cui l’esperto estremo difensore non dovesse recuperare, tra i pali ci sarà Noppert. Molto probabilmente, Rizzo sostuirà Deli e in attacco Galano dovrebbe agire dietro le due punte Mazzeo e Iemmello.
In casa Spezia si respira finalmente un po' di ottimismo. Marino ha a disposizione l'intera rosa, i problemi se ci sono sono di abbondanza: Acampora e Bastoni restano fuori lista convocati, Mastinu aggregato alla Primavera per ritrovare il ritmo partita, a centrocampo c'è affollamento. Dopo il tris di Benevento c'è il giusto clima di entusiasmo, ma per Marino sarà necessaria la ferocia agonistica vista in campo contro le Streghe per impostare la gara sui giusti binari. Al tecnico siciliano ha fatto piacere sapere che i tifosi lo hanno dipinto "capo degli ultras" in un graffito, segno che la piazza del tifo aquilotto apprezza l'impegno e la qualità del gioco impostati dal mister, anche quando i risultati non vengono.
Meglio vincere però: domani Marino - che non svela la formazione in anticipo neppure ai giocatori - potrà contare nuovamente sul centrocampista Bartolomei a destra di uno tra Ricci e Maggiore, con il primo favorito, insieme a Crimi sulla sinistra. In attacco spazio alla velocità di Okereke, alla lentezza potente di Galabinov e alla fantasia di Bidaoui, un trittico insolito ma di potenzialità realizzativa. In difesa, davanti ad un Lamanna ancora incerto tra i pali fiducia dal primo minuti a Augello a sinistra, confermato Capradossi vicino a Terzi nella coppia di centrali, ballottaggio tra De Col e Vignali nel ruolo di terzino destro.
Una cosa è certa: in questo momento almeno lo Spezia è Okereke-dipendente: senza i guizzi del giovane nigeriano la squadra appassisce, facendo molta più fatica a rendersi pericolosa in avanti. Con Oke, in crescita il ghanese Gyasi, che sta guadagnandosi la fiducia del mister, un po' sparito invece Pierini, dopo un inizio di stagione assai promettente e qualche acciacchetto che ne ha penalizzato il rendimento. Un giocatore invece decisamente dimenticato De Francesco, l'ex capitano della Reggina che pur aveva ben giocato l 'anno scorso in vari ruoli, dimostrando tecnica e capacità di adattamento, ma evidentemente Marino "non lo vede", almeno fino a questo momento.