Sulla carta non c'è partita: sabato 24 marzo al Picco lo Spezia - con la miglior difesa casalinga del campionato con Venezia e Parma grazie ad appena 9 gol subiti tra le mura amiche- incontra l'Ascoli che dal penultimo posto in classifica inanella una serie di primati negativi: quarto peggior attacco esterno (con 12 gol, peggio del Picchio solo Spezia, Brescia con 11 centri e Carpi con 7), l’Ascoli è anche la formazione cadetta 2017/18 che ha perso finora il maggior numero di partite dopo 31 giornate, ben 16, ma non è tutto. Nel 2018 la formazione marchigiana ha sempre subito gol nelle 10 partite di campionato disputate per un totale di 19 gol al passivo. Insommma: per le statistiche lo Spezia ha già vinto, ma per come vanno le cose nel mondo del pallone è ancora tutto da conquistare.
Di fronte un mister arrivato con una missione quasi impossibile, salvare i bianconeri da un campionato disastroso, ma per lo Spezia e i suoi tifosi il sanguigno allenatore dell'Ascoli è anche un avversario "speciale", almeno dai trascorsi sulla panchina del Trapani che sbatté fuori lo Spezia dai Play Off dopo due arbitraggi a dir poco scandalosi.
Ma la partita di domani è importante per capire quale sarà il target del finale di campionato dello Spezia, tra salvezza e aggancio dei play off.
Una cosa è certa: cambiano mister, giocatori e direttori sportivi ma da quando lo Spezia è in serie cadetta non ha mai fatto un campionato da protagonista, in grado di far sognare davvero i tifosi. C'è riuscito persino il Lanciano, poi sparito dal panorama calcistico, nella meteora c'è stato anche lo spazio e il tempo per lottate davvero per salire in serie A. Nello Spezia targato Volpi nulla di tutto questo. Ottima managerialità, rispetto delle scadenze, ingaggi da capogiro ma da sei anni lo stesso refrain: alti e bassi, a marzo il crollo, treno play-off dal quale scendere subito o quasi senza infamia né gloria.
Ma la palla è rotonda e gira, gira...chissà.
Lo Spezia è in flessione: le statistiche dicono che gli aquilotti hanno vinto una sola partita nelle ultime 7 giornate, 3-0 in casa sulla Salernitana. Nelle altre 6 giornate il bilancio ligure è stato di 4 pareggi (tutti per 1-1) e 2 sconfitte.
Per Gallo si preannunciano alcune novità: in porta Manfredini preferito ad uno smarrito Di Gennaro, a centrocampo forse spazio alla freschezza di Maggiore, "risparmiato" dalla Under 20 al posto di Pessina ancora impegnato nella Under21. in attacco largo ad Ammarì dietro, probabilmente, a Forte e Marilungo con Gilardino e Palladino disponibili in panca con Granoche.
Dopo 10 turni del girone di ritorno, la classifica della fase discendente del campionato è la seguente: Empoli 23 punti; Perugia 22; Cittadella, Foggia 18; Frosinone, Venezia 17; Carpi 15; Bari 13; Palermo, Salernitana 12; Brescia, Novara, Parma, Pro Vercelli, Spezia 11; Avellino, Cesena 10; Ascoli, Cremonese, Pescara 9; Virtus Entella 8; Ternana 5
Una gara da recuperare Avellino, Bari, Brescia, Carpi, Empoli, Foggia, Palermo, Parma, Perugia, Pro Vercelli, Venezia e Virtus Entella