Si riparte dopodomani, martedì, con la ventottesima giornata e una trasferta davvero difficile per le Aquile in quel di Bari. Partenza e rientro concentrate nella giornata di martedì, con volo charter da Pisa: squadra in ritiro da lunedì sera al NH Hotel e partenza all'alba in pullman per lo scalo toscano.
Se lo Spezia è in forma (una sola sconfitta nelle ultime 9 giornate, 1-2 a Carpi il 27 gennaio scorso, nel mezzo 5 successi e 4 pareggi per la squadra di Gallo) il Bari di Fabio Grosso non è da meno: i galletti sconfitti all'andata al Picco (una delle vittorie più sofferte, ha ammesso Gallo) vengono da tre vittorie consecutive contro Frosinone, Cremonese e Ternana che hanno consentito ai pugliesi di agganciare al terzo posto la corazzata Palermo fermato sullo 0-0 dalla Pro Vercelli.
Calendario e classifica cortissimi come del resto da inizio campionato. Fatto sta che lo Spezia è a 5 punti dalle terze e a 10 dalla A diretta...
L'impressione è che questo Spezia sia più forte di quanto dicono i numeri, specialmente i pochi punti racimolati lontano dal Picco. Gallo ha dato una identità alla squadra anche con scelte difficili (in primis quella di Ceccaroni, tra i migliori nella prima fase di andata, sacrificato dalla difesa a quattro e anche da un ottimo rendimento di Giani, poi il benservito ad Acampora per non parlare di Calabresi e Soleri, infine il distacco non chiaro da un suo fedelissimo collaboratore, lo spezzino Di Fraia), e chissà se i due "vecchietti" over 33 ora fuori per acciacchi vari – Gila e Palladino - non potranno davvero fare la differenza nell'ultima parte di campionato, quando la primavera farà tornare temperature accettabili e i campi ora ghiacciati torneranno lisci come biliardi.
Certo è che Volpi una l'ha capita: non sfare e rifare mezza squadra ad ogni mercato di gennaio, vero peccato capitale delle passate stagioni. Una scelta strategica mirata anche al contenimento del budget, ma sempre strategica. Stolto chi critica la svolta, sia esso tifoso o addetto ai lavori, spesso poi gli stessi che criticavano Volpi quando smantellava le rose.
Gabriele Volpi non è di Spezia ma non è neppure cinese, è un ligure doc appassionato dello sport più in acqua che fuori, ma resta comunque un magnate abituato a vincere e di certo la chanche più grossa per salire in A nella storia delle Aquile. Non tutti lo amano, ma da uomo di questa terra è abituato al mugugno e tira dritto per la sua strada. Non è detto che prima o poi non si stancherà, lasciando in una valle di lacrime schiere di lacchè più o meno prezzolati, ma nel frattempo i suoi interessi coincidono con quelli dello Spezia: i contatti con il sindaco Peracchini per il Waterfront e l'offerta concreta per rilevare la tenuta di Marinella sono lì a dimostrarlo. Il Patron non è più giovanissimo ma ha ancora tante energie e motivazioni, e davvero tanti soldi da investire nel nostro Paese guidato dal "fiuto" del suo attuale braccio destro in Affari, l'ex banchiere Fiorani che con Volpi sta cercando di ricostruirsi un'immagine pubblica, impresa non facile per il passato a dir poco burrascoso ma non impossibile specie in Italia, paese del bengodi dal perdono facile.
Intanto crescono le quotazioni dello Spezia targato Gallo-Andrissi dopo il successo interno contro la Salernitana al Picco nell'anticipo di venerdì scorso. La sesta giornata di ritorno ha visto la frenata delle tre squadre al momento in fuga: il Frosinone è stato battuto sul suo campo da un ritrovato Perugia grazie anche al buon lavoro di Breda mentre Empoli e Palermo hanno impattato rispettivamente contro Cittadella e Pro Vercelli. Va come un turbo invece il prossimo avversario dello Spezia: tre vittorie nelle ultime tre (Frosinone, Cremonese e Ternana) hanno rilanciato la squadra di Grosso a ridosso della vetta della classifica, anche se soprattutto contro la Ternana la vittoria non è stata condita da chissà quale bel gioco.
Per lo Spezia di Gallo la sfida di martedì sera allo stadio San Nicola di Bari è un vero e proprio esame di maturità: lontano dal Picco le Aquile fanno sempre fatica, ma dopo un percorso di crescita del gruppo serve iniziare a invertire la rotta iniziando a vincere anche lontano dal Picco. Non sarà facile senza Gilardino, Ammarì e Palladino anche se i giocatori a disposizione del mister di Bollate stanno dimostrando convinzione nei propri mezzi, a partire da Mastinu in fasce crescente.
Con i tre gol fatti e nessuno subito lo Spezia si conferma miglior difesa del campionato con 24 gol, ovvio che è importante il fatto che l'attacco si sia sbloccato e lo abbia fatto proprio grazie a Mastinu, suoi 2 dei 3 assist che hanno mandato in gol prima Pessina (al primo gol assoluto in B) e dopo Marilungo. E vogliamo parlare di un altro gregario, ovvero di Tommaso Augello? Non ha la stazza né la grinta di Lopez ma tecnicamente non è inferiore all'uruguagio: piede sinistro molto ben educato con ottima corsa sul binario mancino.
Ora la società bianca deve ben valutare la posizione del mister Fabio Gallo: se si dà credito ad un progetto, il primo passo sarà quello di rafforzarne le fondamenta blindando il contratto del mister. Già allenatore in campo quando giocava in serie A e in serie B, il tecnico di Bollate sta dimostrando chiarezza di intenti e capacità nel gestire lo spogliatoio. Sarebbe un peccato perderlo.