Le Aquile sono a quota 13, con soli 4 punti dalla vetta ma anche con appena 2 lunghezze dai play-out. Guardando in alto la classifica c'è un gruppone di 12 squadre dal terzo posto in giù, ovvero Cremonese, Bari, Pescara, Frosinone e Novara a 16, Palermo e Carpi a 15, Parma a 14 e ben 4 ex-aequo con lo Spezia: Salernitana, Perugia, Cittadella e Avellino. Due punti sotto l'Entella, poi Ternana e Foggia a 11 in soglia baratro, a quota 10 Pro Vercelli, Ascoli (prossimo avversario dello Spezia) e Brescia, a 8 come dicevamo il Cesena. Un tale equilibrio rende pesante, pesantissimo ogni singolo punto conquistato o perso, perché una vittoria o una sconfitta può sbattere quasi tutti dalla parte destra alla parte sinistra della classifica o viceversa. I numeri parlano chiaro: allo Spezia per salvarsi può bastare il fattore Picco e magari qualche punticino sparso in giro per l'Italia, ma alzare l'asticella non è proibitivo, a patto che la squadra acquisti più personalità in trasferta.