Si respira aria di derby. Sabato al Ferraris Sampdoria - Spezia, non una gara come le altre. Ne è conscio anche mister Luca D'Angelo, intervenuto nella consueta conferenza stampa pre partita. A destare rammarico e rabbia, però, la decisione di vietare la trasferta ai tifosi spezzini. “Un vero peccato perché noi sappiamo che sarebbero venuti in tanti a sostenerci - sottolinea D'Angelo. - Così non può essere, quindi abbiamo anche delle responsabilità in più, perchè dovremo dare soddisfazioni a distanza. Certo, sarebbe stato meglio averli, anche in se in numero minore. Gli scontri, sportivamente parlando sono quelli tra due fazioni. Sarebbe stato meglio se la nostra fosse stata rappresentata”.
L'avventura di D'Angelo sulla panchina dello Spezia iniziò proprio 13 mesi fa al Ferraris contro la Sampdoria. Il tecnico aquilotto esordì con una sconfitta per 2-1. “Ci ho pensato, tra l’altro non avremmo neanche meritato di perdere. Abbiamo fatto un percorso lungo e difficoltoso, però frutto dell’unione di intenti, assieme ai nostri tifosi. Una bella strada”.
Sulla panchina della Samp si è insediata una vecchia conoscenza dello Spezia come Leonardo Semplici. L'avvicendamento mescola le carte in tavola. “La Sampdoria è una squadra importante e ciò è innegabile. Sono in un momento di difficoltà, altrimenti non avrebbero cambiato allenatore, però, questo aumenta le nostre difficoltà. Non sarà semplice capire lo schieramento. Poi troveremo una formazione con stimoli diversi. Sappiamo come funziona, dovremo entrare subito in campo, capire come giocano, con la giusta mentalità ma questo a prescindere dal cambio tecnico. Se ho parlato con Esposito, Reca e Wisniewski che lo hanno già avuto? Non ho chiesto, sono andato a rivedere qualcosa di quando ha allenato, ma sono tutte indicazioni relative perchè è passato del tempo. Deciderà lui come schierare la Sampdoria”.
Come si affronta un derby. “I punti sono quelli per entrambe le squadre e in cercheremo di fare bottino pieno. La partita si affronta intanto mentalmente, dovremmo essere bravi a calarci in uno stadio rumoroso. Scendere in campo con la voglia di fare una bellissima partita. Tatticamente abbiamo preparato poco in fase difensiva perché non sappiamo come si schiereranno e dovremo essere pronti in a capire come metterci in fase di possesso della Sampdoria”.
Tra gli autori dello splendido campionato dello Spezia c'è Salvatore Esposito, fin qui grande protagonista. “Sicuramente l’aspetto psicologico in un atleta è determinante. Sta facendo bene, ha sicurezza in quello che fa e ne giova anche il discorso dei calci piazzati. Quella peculiarità lo contraddistingue. Sono soddisfatto delle sue prestazioni, come sono soddisfatto che vada più al tiro mentre prima si focalizzava solo sull’assist. Ci aspettiamo più tiri in porta da tutti i centrocampisti, fondamentale molto importante”
Le difficoltà di scelta senza sapere come giocherà la squadra avversaria. “Le scelte dei difensori avverranno in base allo stato di forma dei giocatori che stanno bene, cercando di vedere le caratteristiche degli attaccanti avversari. Loro sono una squadra molto importante, con giocatori molto forti. Li temo tutti, perchè hanno dimostrato di essere importanti per la categoria e qualcuno anche in un’altra categoria”.
Ragionare partita dopo partita. “Ci affrontiamo due volte l’anno tra di noi al massimo, dunque noi alla fine della fiera, dobbiamo fare riferimento alla nostra partita senza guardare gli altri. Non per mancanza di stima nei confronti degli avversari ma per concentrarsi sul nostro percorso”.
Un campionato equilibrato nonostante il distacco racimolato dalle prime tre in classifica. “É vero che in questo momento noi e le altre due (Pisa e Sassuolo ndr) stiamo facendo bene, lo dice la classifica ma le partite sono tutte equilibrate. Abbiamo battuto nettamente il Cittadella ma è stata un’eccezione perchè le partite tutte sono combattutissime. Forse soltanto il Sassuolo vince con più facilità ma le altre si giocano molto sul filo. Il campionato è come sempre, in questo momento tre squadre stanno tenendo continuità ma non esiste gara semplice”.