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Da cantoniera a "campus per gli studi musicali", Casa Lombacca è pronta per la trasformazione In evidenza


di Vimal Carlo Gabbiani - L'obiettivo, che coinvolge anche la storica sede del Conservatorio e l'edificio ex Don Rubino, è realizzare un vero e proprio polo musicale.

Ha aperto questa mattina alla Spezia il cantiere per trasformare l'ex cantoniera Casa Lombacca in un auditorium con foresteria a servizio del conservatorio "Giacomo Puccini".
Comincia così a prendere forma il nuovo polo musicale della provincia spezzina, una struttura su tre sedi - l’intervento su Casa Lombacca è il primo tassello a cui si aggiungeranno poi le ristrutturazioni della sede storica del conservatorio, Villa Marmori, e del vicino edificio ex Don Rubino - in grado di garantire attività di formazione, spazi prova e nuovi luoghi di esibizione aperti al pubblico.
Il progetto sviluppato dalla Provincia, in supporto al Conservatorio spezzino, in questi giorni entra nella fase operativa con l’avvio dei percorsi di gara e l’assegnazione delle opere di realizzazione dei tre interventi previsti sui tre edifici distinti e destinati a creare un sistema didattico e divulgativo innovativo. Inizia la fase finale, operativa, di un programma su cui i due enti lavorano dal 2019.

LE DICHIARAZIONI 

“Oggi prende il via il cantiere che porterà alla realizzazione di un vero e proprio campus internazionale per chi verrà a studiare musica e canto alla Spezia. - commenta il Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini - Questo è un progetto fortemente voluto dalla Provincia che ha trovato nel Conservatorio un importante partner, una sinergia fondamentale che ci vede collaborare sia in questo progetto specifico di recupero della ex casa cantoniera Lombacca, sia per gli altri due interventi che sono in fase di realizzazione all’immobile ex Don Rubino ed a Villa Marmori, storica sede del Conservatorio. I tre progetti riguardano un investimento pari a 6.602.516,00 euro complessivi.

Questo intervento è concepito anche per l'accoglienza di studenti, insegnanti e visitatori e per le attività connesse alla diffusione della musica, in modo da dare anche opportunità di presentare i propri lavori e dare spazio di esibizione dei propri talenti. Ci saranno, così, aule didattiche con una migliore acustica, insonorizzazioni, spazi prova, un auditorium da circa duecento posti, ma anche altri luoghi in cui potersi esibire , facendo arte e cultura, magari in campi come la danza, la prosa o altro ancora, il tutto in edifici moderni e sicuri.

Si tratta di un luogo in cui si potrà studiare, ma anche organizzare eventi, recuperando un sito storico importante per la città e per la nostra memoria. Non è soltanto conservazione, infatti andiamo a far rivivere, senza snaturala, un’infrastruttura che così diventa uno spazio dinamico per le nuove generazioni.

Questo programma si collega all’offerta formativa che sia come Provincia, ma anche come Comune, stiamo sviluppando su più fronti. Un progetto polivalente che ha già trovato attenzione internazionale, infatti sono molti gli studenti che da fuori Italia vengono alla Spezia a studiare in più ambiti. Ed ora lo faranno anche per il campo musicale. L’esperienza che ci arriva dai contatti aperti con la Cina, dove Spezia è vista come un riferimento importante per la musica e la lirica, ci dice proprio questo”.

La Provincia ha scelto di creare un polo musicale diffuso ed innovativo che garantisca opportunità formative per i giovani. Un qualcosa aperto a chi verrà da fuori, anche dall’estero, e potrà trovare un’infrastruttura moderna ed accogliente. Progettato e trovato modo di accedere a finanziamenti per oltre sei milioni e mezzo di euro. 

“Raccolgo un progetto nato grazie a chi mi ha preceduto e che oggi portiamo avanti - spiega il Presidente del Conservatorio Federica Eminente - sono molto contenta del risultato di questa sinergia tra i nostri due enti, è un risultato importante per il Conservatorio e per la città, un motivo di crescita per tutti. Ringrazio la Provincia ed il Presidente Peracchini, il mio predecessore Maurizio Sergi che ha dato il via a questo programma ed il nostro direttore amministrativo, Federico Rovini, che si è speso per questo progetto con grande passione”.


LA STORIA DI CASA LOMBACCA

II complesso nasce nel XIX secolo come polveriera, come rappresentato nella carta “Tipo visuale del Comune di Spezia“ datata 6 marzo 1889.

L’edificio era già citato nel Regio Decreto 22 ottobre 1873, n. 1640, col quale vengono stabiliti il numero e la lunghezza delle zone soggette a servitu' militare nelle proprieta' fondiarie contigue a due nuovi magazzini a polvere in Val di Coregna ed in Val di Lombacca nella Piazza di Spezia

Con l’inizio dei lavori dell’arsenale venne realizzata una cinta di sicurezza sulle alture intorno alla città e un ampio ampia rete di controllo costituita da un sistema di forti e manufatti destinati ad immagazzinamento e dislocazione di munizioni e di approvvigionamenti.

La polveriera ebbe funzione attiva fino alla conclusione del primo conflitto mondiale quando fu utilizzata come immagazzinaggio di polveri e di munizioni.

In questa occasione fu implementata la volumetria costruendo un corpo di fabbrica antistante l’antica polveriera. Fiancheggiavano il varco d’ingresso una coppia di leoni dei quali solo uno è pervenuto all’attualità che richiamano il leone alato simbolo dell’Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS), mantenuto sino alla costituzione dell’ANAS nel 1946.

Il compendio,ill complesso dell’ex Casa cantoniera ANAS denominata Lombacca, è stato riconosciuto di interesse culturale e quindi sottoposta alle relative disposizioni di tutela ai sensi dell’art. 10, comma 1 del D. Lgs. 42/2004 e smi con Decreto del Presidente della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Liguria n° 72 del 08.08.2023.

Il compendio, di proprietà della Provincia della Spezia, dal 2022 è in uso al Conservatorio G. Puccini.


IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Il compendio può essere suddiviso in due parti: il fabbricato della parte residenziale dell’ex Casa cantoniera e il magazzino. Il corpo di fabbrica destinato alla casa cantoniera è conservato nei suoi principali caratteri originari: costituito da tre livelli fuori terra caratterizzati da una organizzazione simmetrica degli spazi risulta ancora ben leggibile.

Gli ambienti al piano terra del nucleo residenziale avranno diverse destinazioni d'uso, tra cui la principale è quella di ingresso ed accoglienza, sia per la foresteria e gli ambienti di studio, sia per la sala polivalente/auditorium. Il primo piano del nucleo residenziale è riservato ai soli studenti ed ospiti della foresteria; comprende le sale di studio (utilizzabili anche per esercitazioni con strumenti musicali), una sala multimediale, un ufficio e servizi (bagni comuni ed un ambiente destinato alla preparazione e consumazione dei pasti). Al terzo piano si trovano gli ambienti della foresteria, che consta di n° 5 stanze, ciascuna delle quali dotata di un proprio servizio igienico privato. La stanza più ampia, con il migliore affaccio grazie anche al balconcino, è dotata di servizio igienico per disabili.

L'auditorium/sala polivalente è ricavato nell'ex magazzino, in un volume con pianta rettangolare con dimensioni totali di m. 24,00 x m. 13,20. Lo spazio destinato al pubblico corrisponde ad una platea della superficie di mq. 194, con n° 196 posti a sedere, di cui n° 2 riservati a persone disabili.

Le finiture previste sono:
pavimento di rovere al naturale per la platea;
pareti intonacate;
sistemi fonoassorbenti sulle pareti e soffitto.

Il palcoscenico avrà larghezza massima di circa m. 12,00; profondità di circa m. 8,00. Una progettazione attenta e mirata è stata rivolta agli interventi di adeguamento per realizzare l’auditorium con particolare riferimento all’acustica da ascolto ed ai parametri che influenzano la corretta diffusione della musica all’interno della sala.

Lo spazio esterno sarà suddiviso in aree funzionali con diversa caratterizzazione. La parte immediatamente prospiciente la facciata principale dell'ex Casa cantoniera sarà connotata come naturale espansione delle attività che avvengono nei corrispondenti locali al piano terra, ossia ingresso/accoglienza; a tale area sarà riservato l'accesso pedonale da via Genova. Lo spazio restante sarà principalmente usato per la sosta dei veicoli; sarà garantita la percentuale di posti auto riservati alle persone con disabilità.

Gli interventi conservativi e di valorizzazione sono stati determinati in relazione dei caratteri testimoniali e di pregio riconosciuti nelle diverse parti del complesso; in particolare, la facciata principale dell’edificio è stata oggetto di una ricognizione particolarmente accurata dedicata al rilievo materico e del degrado.

Sarà garantita l’accessibilità totale della struttura per persone con ridotte o impedite capacità motorie.

Il progetto degli impianti tecnologici è stato pensato non solo con l'obiettivo della funzionalità, ma anche della sostenibilità, sia in termini di approvvigionamento, smaltimento e riuso dei materiali che in termini di riduzione dei consumi ed emissioni in atmosfera.

Sulla copertura dell’auditorium sarà posto un sistema fotovoltaico con una produzione energetica annua compresa in un intervallo dai 19000 - 21300 kWh/anno.

Il complesso sarà dotato degli impianti di climatizzazione estiva e invernale, con particolari accorgimenti nell’auditorium dove la diffusione dell’area avverrà per mezzo di canalizzazioni microforate che garantiranno un omogeneo confort ambientale.

 

   
   

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