"Ho alzato la sguardo e ho visto solo gente che mi conosceva, compreso il portiere. Sapevo già primo di tirare che non sarebbe stato semplice. Non ho calciato come al solito ma sono stato fortunato sulla respinta e ho segnato. Racconta così Salvatore Esposito al termine di Juve Stabia - Spezia con voce rotta dall'emozione il rigore trasformato sotto la curva dei padroni di casa. Per lui e il fratello Pio non una partita come le altre. Un vero e proprio ritorno a casa, per affrontare la squadra che tifano fin da bambini: "Stanotte ho dormito poco, idem mio fratello. Sapevo che oggi sarebbe stata una giornata da pelle d'oca. Molto difficile mentalmente. Ma siamo dei professionisti e dobbiamo sempre portare rispetto per la società d'appartenenza. La Juve Stabia, però, rimane sempre parte del nostro cuore".
Lo Spezia, anche grazie al prezioso contributo di Salvatore, centra così l'ennesimo successo stagionale: "Vittoria fondamentale. Ci tenevamo e ne avevamo bisogno per tenere alto l'entusiasmo. dobbiamo continuare così".
"Io e mio fratello siamo dei professionisti, dobbiamo fare il nostro lavoro ma al cuore non si comanda e oggi ho provato emozioni contrastanti. Juve Stabia? Squadra forte, ben organizzata con gioco importante. Dovevamo sporcargliela per vincerla e ci siamo riusciti. Sta facendo grandi cose e speriamo possa continuare così". Ha aggiunto il centrocampista delle Aquile.
Non la prima volta al Menti da avversario, ma oggi tutta un'altra cosa: "Rispetto a quando ho giocato qui con il Chievo è cambiato tutto perchè li era a porte chiuse - ha dichiarato Esposito. - Un altro tipo di emozione e anche li mi fece effetto. Questa, però, assieme all'esordio in nazionale è stata emozionante perchè è stato come giocare contro i miei amici. Un po' pesante da una parte, bello dall'altra".
Nella giornata di domani l'inaugurazione del campetto ristrutturato dai fratelli Esposito. "Siamo cresciuti li al Cicerone e non lo dimenticheremo mai. Come l'abbiamo avuta noi la possibilità è giusto la abbiano anche i ragazzi che vivono qui oggi. Se ne sentono tante, soprattutto in Campania, con le morti di tanti ragazzi giovani. Chi ne ha le possibilità deve aiutarli a scegliere la strada giusta, per crescere in modo sano".
Un Esposito in continua crescita che oggi ha ritrovato anche il grande amico Adorante con cui ha giocato assieme nelle giovanili dell'Inter: "Sto attraversando un ulteriore step di crescita. Devo tanto ai compagni e al mister che mi da tanta fiducia e crede in me. Mi vuole bene, sia come ragazzo che come giocatore e mi sta aiutando veramente tanto. Adorante? Siamo cresciuti insieme e abbiamo dormito nello stesso convitto. Bello vederlo con la maglia della mia squadra addosso. Giocatore forte, l'ho detto subito al direttore che aveva fatto grande acquisto e deve continuare così perché può arrivare in Serie A."
Il sogno chiamato maglia azzurra e la volontà di chiudere la carriera a Castellammare: "Il nostro sogno è giocare tutti e tre in nazionale con quella che è la maglia più bella. Poi cerchermo di mantenere la parola e chiudere la carriera qui. Sarà difficile perchè tra me e Pio ci sono 5 anni. Gli auguro la miglior carriera possibile ma questo è anche il suo sogno, ossia di chiudere qui la carriera".