Diego Falcinelli si è concesso in esclusiva ai taccuini di Gazzetta della Spezia in questa prima pausa di campionato che ha lasciato spazio al calcio internazionale. L'attaccante, durante l'intervista, si è espresso su diversi temi ripercorrendo tutte le tappe: il suo arrivo a Spezia, il rapporto con i tifosi e i compagni e anche le ultime voci di mercato che lo hanno coinvolto ultimamente. Proprio nell'ultimo periodo, purtroppo, Falcinelli è stato anche al centro di una vicenda di razzismo, poi rivelatasi infondata, nei confronti del centrocampista Ebrima Darboe durante Spezia-Frosinone.
Il numero 11 aquilotto si è espresso così sul tema:
“Io sono onesto, l’ho vissuta con la massima tranquillità perché ero totalmente estraneo ai fatti. Certe volte capita che, pur avendo la coscienza pulita, ci si trovi coinvolti su cose in cui non centri proprio niente. Questa vicenda però è stata veramente particolare. Io sono cresciuto a Perugia assieme a tantissimi ragazzi di origine non italiana. Il padrino di mia figlia, che io conosco da quando ho 6 anni e reputo un fratello, è nigeriano. Ho avuto una reazione di smarrimento in campo perchè sono state riferite cose che non sono mai state dette da nessuno, men che meno da me. Non mi sarei permesso, anche perchè ho un educazione forte. Detto ciò ero tranquillissimo. C’erano audio, videocamere e testimonianze. Ciò che, però, non ho compreso e che questo ragazzo (Darboe ndr) in campo era venuto a chiedermi scusa, dicendomi che aveva sentito male, poi a fine partita è andato a parlare con la procura ritrattando e dicendo che, invece, aveva sentito bene. Mi dispiace perchè magari una persona si sveglia la mattina e può dire quello che vuole, ci può marciare sopra. Il razzismo penso sia una questione veramente importante da affrontare, però nemmeno enfatizzare nel senso opposto accusando in maniera casuale, sennò diventa un far west.”
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