Un sorriso, appena accennato, ma l'animo colmo di gioia. D'Angelo non si lascia andare in conferenza stampa neanche questa volta nel post partita. Ma la soddisfazione al termine di Spezia - Cesena, terminata sul punteggio di 2-1, non può che essere immensa anche per lui. “E' stato un finale bellissimo per noi. La squadra ha dimostrato attaccamento e spirito. Avevamo fatto un brutto primo tempo, in difficoltà di ritmo, loro stavano meglio di noi anche grazie alla qualità degli interpreti, tutti brevilinei e capaci di tenere meglio la condizione. La loro tecnica ci ha messo in difficoltà. Nel secondo tempo la gara si è equilibrata, anche se, probabilmente, il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio”.
La prima partita in cui lo Spezia ha palesato delle difficoltà, soprattutto nel primo tempo: “Oggi è stata la prima partita dove siamo andati in difficoltà. Nelle altre gare fino al 70° eravamo noi ad aver fatto la partita. La squadra riesce a stare in partita, sa soffrire, ha giocatori che possono subentrare e dare una grossa mano”.
Ora la sosta con l'ansia per Sarr: “Sarr non sta bene. A sensazione non sarà una cosa a breve termine. La sosta serve, dobbiamo recuperare giocatori, quattro partite intense giocate con un gran caldo. La sosta arriva al momento giusto anche se i risultati possono far pensare che potesse essere meglio continuare. Oggi abbiamo capito che nelle tre partite la terza è più sofferente. A inizio partita dovevo fare qualche cambio in più, qualcuno è andato troppo in difficoltà”.
Una squadra unita, coesa, che non molla un centimetro: “L’unità di intenti è importante per squadra che fa sport di gruppo come il nostro e la nostra formazione ce l’ha. Radicata già dall’anno scorso, i ragazzi che sono arrivati si sono ambientati sia a livello morale che calcistico. Dobbiamo fare meglio di quanto fatto oggi. Anche se, viste le scorse partite, eravamo in credito. Almeno una delle due pareggiate avremmo meritato di vincerla. Stasera era giusto il pareggio, ma vado a casa felice per la vittoria”.
Gettare il cuore oltre l'ostacolo e crederci sempre: “Ti da molto perchè vincere così. Da forza, morale. Fa capire che qualsiasi cosa è fattibile se alla base c’è la voglia di credere che ciò si possa fare. Sfruttare la sosta per reuperare giocatori importanti, inserire Colak e limare la condizione fisica di qualche giocatore che alla terza partita consecutiva può andare in difficoltà".
Un inizio inaspettato: “Calendario strano. La prima partita è stata particolare per me, mi è sembrata strana come situazione. Dopo, come sempre, non sto a fare calcoli. Del campionato so poco, conosco la prima e l’ultima giornata. Mantengo la posizione avuta a inizio stagione, la nostra squadra deve raggiungere la salvezza poi vediamo. Bello essere primi, ma so anche che è la quarta giornata. Giusto che i tifosi e i ragazzi festeggino, ma bisogna già pensare a come lavorare in settimana in vista della prossima”.
Un gol al 100°, neanche nelle favole: “Siamo andati alla bandierina in occasione dell'ultima azione ma Bandinelli è stato bravo a crederci. Se poi avesse perso la palla sarebbe stato richiamato ma direi che è andata bene cosi (ride ndr). In 100 minuti di partita i segnali sono stati tantissimi, alcuni positivi altri no, ma bisogna cogliere le situazioni”.