Il premio Perioli è stato consegnato nelle mani del mister dello Spezia Calcio Luca D'Angelo. Un riconoscimento dedicato a Coriolano Perioli, Presidente del club nell'anno dello storico scudetto vinto dai Vigili del Fuoco nel 1944. L'evento, organizzato dal Comune di Arcola con il contributo di Fondazione Carispezia e giunto alla quarta edizione, si è tenuto presso il parco "Mimma Rolla" sito in via Valentini ad Arcola, alla presenza di istituzioni, giornalisti e tifosi delle Aquile.
Durante la piacevole serata, si sono susseguiti molteplici interventi sul palco volti a celebrare la storica impresa del 1944. La voce dell'attore Riccardo Monopoli ha allietato il pubblico con i racconti di una squadra che in un periodo estremamente complicato riuscì nell'impresa di battere il "Grande Torino" nel match decisivo per lo scudetto.
A seguire la premiazione di Luca D'Angelo, salito sul palco tra l'ovazione generale del pubblico presente. "Siamo estremamente felici di consegnare questo riconoscimento nelle mani dell'allenatore dello Spezia", ha sottolineato Monica Paganini, Sindaco del Comune di Arcola. "Mi sono documentato sulla storia dello Spezia, quando mi hanno detto che mi avrebbero consegnato tale riconoscimento mi ha fatto molto piacere, così come che tante persone siano venute a salutarmi con grande affetto", ha replicato D'Angelo.
"Mi ha colpito particolarmente il tifo spezzino, perchè festeggiare così una salvezza come quella raggiunta l'ultima giornata con il Venezia dopo aver giocato con Inter, Milan e Juve fino a un anno prima dimostra un attaccamento fuori dal comune - ha raccontato D'Angelo. - Il Picco si presta a spingere la squadra a dare tutto quello che ha. Con il Venezia, ad esempio, si percepiva che, nonostante lo svantaggio, avremmo vinto la partita, perchè con un tifo così sembrava di essere più di loro in campo".
C'è anche chi negli spogliatoi vive la partita come un ultras per le sue radici: "Abbiamo il vantaggio di avere due giocatori che oltre ad essere professionisti sono anche tifosi e la vivono da ultras come Vignali e Cassata - spiega D'Angelo. - Ma i ragazzi sono tutti legati alla maglia, ho una squadra coesa che ha molto dentro lo Spezia".
Spazio anche per qualche aneddoto su ciò che lo ha colpito maggiormente: "Mi ha colpito che i tifosi avessero grande fiducia in me fin dal primo momento, così come sono rimasto sorpreso del fatto che chiunque incontrassi per strada dopo la salvezza ringraziasse come se avessi fatto qualcosa di impensabile. I veri protagonisti, però, sono i giocatori, gli unici attori in grado di determinare le sorti dell'incontro".
Lo stesso D'Angelo si è concesso a qualche domanda da parte dei giornalisti presenti a margine dell'evento. "Abbiamo questo periodo che ci separa dall'inizio del campionato per affinare la condizione atletica e la tattica, poi c'è la partita di Salerno dove aspiriamo a passare il turno nonostante non sia semplice. L'importante è che l'organico giri bene da lunedì sera perché amichevoli hanno importanza relativa anche se noi le abbiamo fatte discretamente bene.
I nuovi credo si siano integrati ma questo lo dirà solo il tempo. Per quanto riguarda il mercato, è ancora molto lungo perciò c'è sempre la possibilità di migliorarsi, come di peggiorarsi, ma noi cercheremo di trattenere i giocatori più forti" - conclude D'Angelo.