E' tempo di bilanci in casa Spezia in un periodo che si pone a metà tra la fine del campionato e un nuovo inizio che dovrà essere totalmente diverso rispetto ad un anno fa. Nei prossimi giorni analizzeremo la stagione dei principali protagonisti della stagione delle Aquile incominciando oggi dal reparto difensivo. La retroguardia tra risultati negativi e giocatori sfiduciati dopo la retrocessione ha vissuto un momento particolarmente negativo nella prima parte di campionato. Con il rientro al centro della difesa di Hristov e l'equilibrio riportato in panchina da D'Angelo lo Spezia in fase difensiva è migliorata notevolmente.
DRAGOWSKI 4.5 - Il portiere polacco dopo la retrocessione sembrava essersi messo a disposizione del progetto ma fin dall'inizio della stagione è apparso svogliato e poco inserito nel progetto. Alcuni errori portano il neo allenatore D'Angelo a preferirgli stabilmente Zoet e così l'estremo difensore saluta il golfo in direzione Panathinaikos. Adesso si attende di capire se la società greca eserciterà il diritto di riscatto previsto nel contratto. Per lui appena 13 presenze in stagione.
ZOET 7 - Partita di partita si scrolla di dosso tutte le incertezze degli ultimi anni e fa cambiare idea su di lui a gran parte della tifoseria a suon di prestazioni. Nella seconda metà di stagione tiene più volte a galla uno Spezia incapace di segnare compiendo interventi che valgono come gol. Nel finale di stagione un paio di sbavature su tutte quella commessa a Parma fanno storcere il naso ma, nel complesso, l'olandese si porta a casa una fetta importante di salvezza.
MATEJU 7 - Esubero nel Palermo, rivelazione dello Spezia targato D'Angelo. L'allenatore gli da fiducia e il difensore ceco lo ripaga con prestazioni di assoluto livello sulla fascia destra soprattutto nelle sfide con Pisa (primo assist) e Bari dove trova il gol del momentaneo vantaggio aquilotto. Le incertezze legate a Gelashvili e Hristov portano D'Angelo a retrocederlo nella linea a 3. Da quel momento Mateju non uscirà più dal campo diventando un punto cardine della retroguardia.
HRISTOV 9 - Dopo la stagione esaltante giocata a Venezia, tutti i tifosi erano convinti che potesse risollevare le sorti dello Spezia in difesa anche se consci dei problemi fisici che lo hanno sempre tormentato. Il centrale bulgaro, infatti, salta le prime 15 partite ma gli bastano 27 minuti e 1 gol contro l'Ascoli per mettere d'accordo tutti. Da lì in poi, sempre titolare e al centro della difesa. Con il tempo diventa sempre più lui il leader della difesa a discapito anche di capitan Nikolaou. Tre gol di cui due contro la diretta concorrente Ascoli riuscendo sempre a tenere testa anche ad avversari temibili su tutti Pohanjpalo. Lo Spezia riparte da lui e la fascia di capitano all'ultima giornata ne è un indizio.
NIKOLAOU 6 - Un capitano che ha perso e ritrovato parzialmente la rotta nel finale di stagione, è stato questo Nikolaou. Il difensore greco è apparso molto meno concentrato, spaesato rispetto a quello che abbiamo potuto apprezzare di lui negli anni. Sicuramente, visto il suo attaccamento alla piazza, ha risentito più degli altri la responsabilità di evitare una seconda cocente retrocessione ma sicuramente ci si aspettava di più. Spesso in ritardo e distante dal diretto avversario, vedi disfatte con Como e Cittadella, e poco lucido. Nel finale di stagione sembra riprendere in mano la bussola e con Mateju, Hristov e Zoet alza il muro salvezza.
GELASHVILI 5.5 - Rinforzo last minute del mercato estivo. Prospetto giovane e da formare con il tempo, sicuramente non era la stagione giusta per buttarlo nella mischia e dare lui una responsabilità importante. A sprazzi fa vedere buone qualità soprattutto come colpitore di testa. Croce e delizia in entrambi gli incontri con il Modena: segna il suo primo gol ma, allo stesso tempo, concede un rigore e al ritorno costringe lo Spezia a giocare per 70 minuti in 10 uomini.
MUHL 5 - Era arrivato allo Spezia portandosi con sè tante aspettative date dalle sue esperienze in Bundesliga e nel campionato austriaco. Appena un anno dopo la fiducia riposta è del tutto svanita. Lento e macchinoso nei movimenti senza palla e nei meccanismi difensivi sin dalla prima uscita nel 3-3 del 'Druso' contro il Sudtirol. Dal ritorno di Hristov scala all'ultimo posto nelle gerarchie e non vede quasi mai il campo. Si toglie la soddisfazione del primo gol in maglia bianca con una bella incornata contro il Cittadella in casa.
BERTOLA 6 - Quando è stato chiamato in causa non ha mai veramente deluso e nel momento decisivo contro il Venezia è apparso sicuro dei suoi mezzi pur non scendendo in campo da molto tempo. Per questo motivo gli si possono perdonare alcune sbavature dettate dall'inesperienza come il doppio errore che ha portato lo Spezia, avanti 0-2 sul Palermo al 'Barbera', al 2-2 finale.
