"Undici giocatori per partire e 5 per i cambi li abbiamo" - ha sottolineato il tecnico dello Spezia Luca D'Angelo nella consueta conferenza stampa pre gara di ieri. Parole che non nascondono l'oggettiva situazione di emergenza provocata da un lato dalle partenze repentine di Ekdal e Zurkowski, dall'altro dal mal di pancia di Amian che in settimana ha detto chiaramente di volersene andare, volontà condivisa da Dragowski, Moro e Cipot, oltre che dalla squalifica di Kouda e dal perdurare degli infortuni di Reca e Wisniewski.
Aspettando le novità di mercato, alle parole dell'Ad Andrea Gazzoli "alla ripresa della preparazione cercheremo di mettere a disposizione del tecnico adeguati " non sono seguiti i fatti. Il ritorno, pur gradito, di Luca Vignali da solo non basta per le esigenze di salvare una stagione iniziata male che potrebbe finire anche peggio.
Macia e Melissano, che pure hanno speso male il budget nelle ultime sessioni di mercato, ora come ora hanno ben poche responsabilità, a parte la non eccelsa competenza. A quanto pare, qualche giocatore utile lo avrebbero già individuato e anche contattato, leggi Touré del Pisa, profilo gradito da D'Angelo o Puscas del Genoa, nominativi sui quali sarebbe arrivato il "niet" da parte della proprietà che sta facendo spazientire i tifosi.
Ieri l'ennesimo faccia a faccia tra alcuni rappresentanti della Ferrovia e lo staff riunito a Follo per la seduta settimanale. Alla fine del confronto dal club bianco sono piovute rassicurazioni sulla volontà di rinforzare la rosa, con appuntamento rimandato alla fine del mese per capire come sono andate davvero le cose.
Il Como ha realizzato 35 gol nel girone di andata, più del doppio di quelle all'attivo per lo Spezia. Dopo il mini-ritiro di Marbella si ripresenta al Sinigaglia davanti al suo pubblico con la giusta carica per riprendere l'entusiasmante cammino interrotto dalla pausa natalizia. Toccherà allo Spezia il difficile compito di guastare la festa.