"Era giusto e doveroso fare un punto della situazione a due mesi dalla mia nomina come CEO di una società che ho trovato molto organizzata e in una città in cui si respira grande passione e nella quale mi sono ambientato benissimo; sono stato messo nelle migliori condizioni per lavorare, a cominciare dalla Proprietà, nella figura del Presidente Philip, che frequentemente è stato qua e con il quale abbia potuto approfondire diversi temi.
In merito allo stadio, ci è sicuramente dispiaciuto non essere riusciti a giocare al "Picco" contro il Pisa e sappiamo di aver recato disagio profondo al tifoso e alla città intera. Sono qui anche per condividere il fatto che ristrutturare uno stadio è un'operazione complicata, che nel breve termine può fare anche soffrire il tifo perché ci sono partite che devono essere giocate fuori casa, ma assicuro che i disagi di questo pomeriggio saranno cancellati dai grandi benefici futuri, perché quando il progetto sarà concluso, anche con la copertura della curva Ferrovia, ci sarà un beneficio evidente per tutto lo stadio e ovviamente anche per tutta la città, che potrà contare su uno stadio moderno e funzionale.
Ci sono stati imprevisti evidenti, legati al fatto che quando si va a costruire o rinnovare una struttura di vecchissima data, si possono incontrare imprevisti che portano inevitabilmente a dei ritardi, che se si guardano sul medio-lungo termine sono accettabili, ma che se si analizzano nel breve possono far dispiacere, perché tutti noi vorremmo concludere i lavori di ristrutturazione il prima possibile.
Ora la preoccupazione quotidiana è anche quella legata alle condizioni meteorologiche, perché finché non si arriva alla conclusione della copertura dell'edificio diviene complicato lavorare a pieno regime, però le aziende hanno dato massima disponibilità per fare sacrifici e speriamo di poter aver lo stadio completato entro la fine del 2023.
Inoltre, sempre parlando di stadio, ci piacerebbe migliorarlo anno per anno, in ogni ambito in cui si potrà intervenire, perché ci sono tanti aspetti che ci sono venuti in mente su cui ancora si può fare qualcosa e quindi, un passo per volta, ci piacerebbe implementare ancora i vari spazi, sempre in funzione del tifoso.
Da un lato prettamente sportivo, veniamo dalla bella prestazione offerta ieri contro il Sassuolo, giocata con in lista dodici under 23, e da cinque risultati utili consecutivi in campionato: penso che lo Spezia abbia affrontato un'estate complicata, perché come si dice spesso la parola retrocessione fa rima con ricostruzione, quindi non è facile affrontare situazioni del genere, andando a riconvertire un modello che possa essere un po' più sostenibile e vicino alla realtà della categoria, mantenendo comunque una rosa subito competitiva e un progetto chiaro. Il mister sta lavorando molto bene, il progetto tecnico ha offerto una rosa su cui poter lavorare per crescere nel breve e medio periodo, perché la maggior parte di quei calciatori sono di proprietà dello Spezia; chiaro che in questo momento la priorità deve essere quella di risalire la classifica per consolidare la categoria, ma per un bilancio definitivo sulla prima parte, è importante attendere le prossime nove partite che ci attendono, anche in vista del mercato di gennaio.
Siamo attenti e vogliamo ascoltare i nostri tifosi, pertanto in tal senso vogliamo far tesoro delle critiche arrivate sullo stadio; per quanto riguarda i led in gradinata, di sicuro 120 centimetri anziché 90 tolgono un minimo di visibilità e in partenza era stato progettato un posizionamento dei led più arretrato, ma la retrocamera non permette grosse differenze. Chiaro che le prime file, già sofferenti con le panchine, non ne hanno giovato, ma tutti questi sono elementi che contiamo di valutare meglio in futuro, perché chiaro che in un minuto non si possano migliorare aspetti come questi, ma le critiche ci devono aiutare a crescere e a valutare alternative valide per il bene dei tifosi e del Club.
Il Bilancio? Come dicevo prima quando si retrocede c'è una dinamica di costi che è fisiologica, specialmente dopo tre anni di Serie A, perché lo Spezia non ha fatto un solo anno di massima serie, ma ci è stato per un triennio. E quindi c'è un aspetto fisiologico, che ha bisogno dei suoi tempi, perché l'efficientamento deve andare di pari passo alla non perdita di competitività e proprio in quest'ottica i calciatori non possono esser svenduti, cosa che non è stata fatto e che non verrà mai fatta, ma viceversa, se ci sarà la necessità di migliorare, si farà.
Con la proprietà abbiamo contatti molto frequenti, il presidente Philip è stato qua nei giorni scorsi, potrebbe ritornare verso fine mese, è molto vicino alla squadra e alla dirigenza, non c'è stato nessun tipo di problema anche nelle dinamiche amministrative di approvazione di bilanci e tutto prosegue in maniera molto lineare e collaudata. L'impegno della società, anche in questa stagione, è molto importante, questa cosa non dobbiamo scordarcela. Le dinamiche di mercato le decide il mercato stesso e l'importante è continuare a far lavorare la parte tecnica, che sta facendo un buon lavoro.
Lo sviluppo del centro sportivo di Follo rimane uno degli obiettivi che abbiamo da perseguire e il lavoro sugli argini del fiume ci permetterà di poter mettere mano anche su quei terreni fino ad ora inutilizzabili; per noi sarebbe molto importante, perchè vogliamo proseguire sulla via della territorialità, cercando di avere in casa tutti gli elementi necessari per poter crescere.