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Le pagelle di Spezia-Atalanta: prova di qualità e carattere sciupata nei minuti finali In evidenza

di Massimo Guerra- Ottimi voti per le Aquile, meno buoni per alcuni giocatori entrati a gara in corso

Pagelle super ottime per la squadra di Gotti, mister compreso: mantenere il vantaggio di due gol per 77 minuti, dopo aver sfiorato il terzo gol con Nzola almeno in altre due occasioni testimonia la qualità della prestazione delle Aquile, anche se alla fine resta il rammarico per la reazione della Dea, capace di pareggiare in zona Cesarini grazie alla qualità delle sue "riserve", che sarebbero titolari in qualsiasi squadra della A come Muriel, Malinowski, Pasalic e compagnia. Proprio i rincalzi dello Spezia - non tutti - hanno invece condizionato negativamente il risultato, risultando non alla pari dei compagni usciti per acciacchi vari.

SPEZIA

Zoet: 6,5 è rimasto in campo pochi minuti, salvando il risultato uscendo con coraggio su Zapata nell'azione che lo ha costretto al cambio.

dal 17' pt Zovko: 6 per lui un esordio difficilissimo, che sarebbe stato super-positivo se nell'ultimo quarto d'ora non si fosse lasciato superare da due conclusioni tutto sommato non irresistibili, ma è un 2022 di ottime prospettive, bene ha fatto la Ferrovia ad incoraggiarlo al suo ingresso forzato nel primo tempo, dove ha sfoderato qualità e personalità negli interventi tra i pali e in fase di ripartenza di piede.

Amian: 7 nel primo tempo ha ben controllato a turno Lookman e Zapata, cresce nella ripresa superando anche il confronto con un Muriel apparso non in buone condizioni di forma.

Kiwior 6 – Soffre da matti Hojlund che riesce a contenere a fatica fino al gol del 2003 danese che riapre la partita, in ritardo millimetrico sul cross in area al 93' che costa il pareggio, ma nel complesso si batte come un leone per tutta la gara.

Nikolaou 7 – Annulla il temibile Maehle nel primo tempo, domina la sua zona pur senza il miglior Reca sulla corsia mancina.

Holm 7 – Quando parte palla al piede sale il boato del Picco per la potenza che straripa dai suoi 20 anni, buona l'intesa con Amian sulla corsia destrorsa.

Bourabia 7 – Se non perdesse a centrocampo la palla che costa il primo gol della rimonta atalantina sarebbe da 8 e mezzo: qualità e quantità in abbondanza, verticalizza come solo il miglio Maggiore sapeva fare, innesca Nzola nell'azione del due a zero.

Ampadu 7,5 – E' lui il migliore in campo per distacco: a centrocampo esprime il meglio del suo potenziale, perché abbina alla rapidità di movimento la qualità tecnica e la fisicità, peccato il gol annullato che avrebbe chiuso la partita, quando esce iniziano i guai.

Dal 33' st Ekdal 5 – Non riesce a incidere né a mettere a frutto la sua esperienza per portare in porto la vittoria

Bastoni 6,5 – Si mangia il gol dopo 2 minuti calciando di destro un cross splendido di Holm dalla destra, ma recupera quota in corso di gara mettendo agonismo in mezzo al campo a contrasto con i duri mediani atalantini.

Dal 33' st Kovalenko 4,5 – Gotti lo preferisce ad Agudelo e non si sa perché: è il solito Kovalenko già visto altre volte, lento e quasi indisponente, in difficoltà nelle poche palle che gli capitano tra i piedi. Niente di nuovo, sicuramente il giocatore meno adatto per gestire un finale di fuoco, malgrado sulla carta resti un giocatore con determinati requisiti.

Reca 6 – Buon rientro dopo l'infortunio per il polacco, che nella prima fase di gara mette il turbo sulla sinistra dimostrando tutta la sua voglia di giocarsela, si spegne alla distanza ma è un giocatore fondamentale.

Dal 23' st Moutinho 5,5 – Esordio del neo-acquisto, visto in campo contro i colossi di Gasperini è apparso fisicamente "Magrinho" ma agile e tecnico, ovvio che debba assimilare meglio i meccanismi del nostro campionato come ha sottolineato lo stesso Gotti.

Gyasi 7 – Va finalmente in gol il capitano delle Aquile, ma sarebbe ingeneroso fermarsi qui: ad onta dei suoi detrattori, il numero 9 ha sfoderato l'ennesima prestazione impressionante sotto il profilo dell'impegno fisico e dell'intelligenza tattica, riuscendo a reggere fino agli ultimi minuti fatali.

Nzola 7,5 – Rinato definitivamente al pari di Bourabia, grazie all'intelligenza di Gotti che ha riposto su di loro la fiducia riuscendo a toccare le corde giuste: oltre al gol una gara di dominio assoluto sotto il profilo fisico, contro un gladiatore della statura di Palomino, peccato per le occasioni d'oro sprecate nella ripresa, perché davvero poteva chiudere la gara, ma va sottolineato che il ragazzo si era fatto trovare nel posto giusto al momento giusto: meritati gli applausi al suo cambio, obbligato per crampi e acciacchi vari.

Dal 23' st Maldini 5 – Il 2001 figlio e nipote d'arte entra nel momento clou della gara, ma non mette la cattiveria agonistica indispensabile in quella fase: sfiora comunque il gol con una girata di poco alta, ma in copertura, ripartenza e possesso si muove con troppa sufficienza di fronte ad avversari con l'occhio della tigre. Come dice Gotti ha un enorme potenziale, ma per sbocciare nello Spezia deve fare un bagno di umiltà, rileggere e imprimersi nella memoria la frase di Paolino Ponzo stampata anche sulla sua maglia.

All. Luca Gotti 7 – A fine gara è arrabbiato per il risultato, ma non fa autocritica sui cambi: è vero che tre su cinque sono obbligati per infortuni e acciacchi vari, ma la scelta di Maldini e soprattutto di Kovalenko, ovvero due giocatori ad oggi dal basso tenore agonistico lasciano perplessi, avendo in panchina giocatori di gamba come Agudelo, Ellertsson e lo stesso Beck, giovanissimo ma sicuramente più guerriero di Kovalenko e Maldini messi insieme. A suo favore va messa la crescita di mentalità e di approccio dello Spezia, frutto di un lavoro certosino che ha portato alla contestuale crescita di tanti giocatori, da Holm ad Amian, da Ampadu a Bourabia, allo stesso Nzola, molti dei quali sottostimati prima del suo arrivo. L'arrivo di Salvatore Esposito in mezzo al campo dovrebbe migliorare gli equilibri del reparto, in attesa di una punta che possa sostenere il peso dell'attacco con Nzola e Gyasi. E aspettando anche la quota spettante del fattore "Q", decisamente in ritardo in questa prima fase di stagione.


ATALANTA: Sportiello 6; Toloi 6, Palomino 6,5 , Scalvini 6 (35'st Malinovskyi 5,5); Maehle 6 (11'st Zappacosta 6), De Roon 6, Ederson 6 (11'st Pasalic 7), Ruggeri 6; Koopmeiners 7; Lookman 6,5 (11'st Muriel 5,5 ), Zapata 6 (28'st Hojlund 7). Allenatore: Gian Piero Gasperini 6,5

Arbitro: Antonio Giua 6,5

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